Dopo sette mesi di pressing dell’amministrazione comunale di Levanto sulle istituzioni scolastiche regionali e nazionali, la sezione staccata nella cittadina rivierasca del liceo scientifico Pacinotti ha ufficialmente ottenuto dal ministero della Pubblica istruzione la deroga per attivare la prima classe con le 12 iscrizioni raggiunte invece delle 15 previste per legge.
Anche nell’anno scolastico che si aprirà a settembre, così, il liceo levantese potrà proseguire quel percorso di formazione degli studenti del comprensorio iniziato negli anni ’70 e mai interrotto.
La vicenda che rischiava di mettere in seria difficoltà la realtà scolastica levantese si era aperta lo scorso dicembre, quando sul tavolo del sindaco, Luca Del Bello, era giunto l’allarme di genitori e docenti per la scarsità del numero degli studenti che avevano manifestato l’intenzione di iscriversi, anche a causa degli ostacoli nelle consuete attività di informazione e promozione sul territorio frapposti dalle limitazioni imposte dalla pandemia.
“La sensibilizzazione verso le autorità scolastiche e soprattutto verso il ministero che abbiamo condotto insieme alla preside Geranio, alla responsabile della sezione Menini, al professor Carocci, ai genitori e all’onorevole Viviani - racconta il primo cittadino - ci ha consentito di ottenere l’attivazione della prima classe in deroga, anche grazie all’iscrizione di studenti provenienti da riviera e val di Vara e a due ragazzi ucraini”.
Anche il ministero ha compreso che la mancata attivazione avrebbe interrotto quella continuità didattica che Levanto assicura ormai da anni ai giovani disponendo sul proprio territorio di tutte le scuole dall’asilo nido al liceo scientifico e, nel caso specifico, avrebbe obbligato gli studenti a trasferte in treno o in corriera alla Spezia, con conseguente dispendio di tempo e disagi logistici e organizzativi per loro stessi e per le loro famiglie.
La qualità del personale docente, il ristretto numero di studenti per classe, l’ambiente familiare caratteristico di una realtà di piccole dimensioni ma perfettamente integrata nel sistema scolastico provinciale e nella vita sociale e culturale del posto, hanno sempre rappresentato un valore aggiunto rivelatosi spesso determinante nel prosieguo del percorso scolastico.
Raggiunto l’importante risultato, Del Bello guarda già avanti per non disperdere quanto ottenuto. Come scritto lo scorso dicembre in una missiva indirizzata ai dirigenti scolastici, il sindaco si impegna “a coordinare quell’attività di informazione e promozione del liceo scientifico in riviera e nell’entroterra che è sempre stata attuata in passato e che purtroppo, a causa delle ben note restrizioni nei contatti interpersonali imposte dalle norme a contrasto della pandemia da Covid-19, non si è potuta realizzare con la necessaria intensità nei mesi scorsi”.