Novità nel settore dell'edilizia che coinvolgono le oltre 3000 imprese spezzine delle costruzioni per quanto riguarda il "preposto" alla sicurezza. Se è parlato approfonditamente ieri nel corso di un seminario organizzato da Confartigianato Costruzioni. "Le legge per la sicurezza sul lavoro in vigore non è cambiata - ha spiegato Enrico Taponecco, Responsabile Ambiente e Sicurezza Confartigianato - è il noto Decreto Legislativo n. 81/2008 ma i recenti incidenti mortali hanno aggravato notevolmente gli aspetti penali e sanzionatori. Il preposto è quella figura che sovrintende all'attività lavorativa, vigilando sull'attuazione delle direttive ricevute in materia di sicurezza. I compiti del preposto comprendono quindi funzioni di controllo sul lavoro svolto dai colleghi e sottoposti.
Il preposto ha anche un discreto potere direzionale e di iniziativa personale, sempre limitatamente a ciò che concerne le questioni relative a igiene e sicurezza". Confartigianato ha spiegato alle imprese presenti il contenuto della norma e le sanzioni previste in caso i inadempienza, si rischia l'arresto sino a 4 mesi e un'ammenda fino a 6.000 euro senza dimenticare di evidenziare sindacalmente che tale previsione è eccessivo e penalizzante per le micro e piccole aziende. "La sicurezza è una priorità e su questo non si discute – ha spiegato Paolo Figoli, Presidente di Confartigianato - è giusto che lo Stato effettui controlli e punisca le aziende che non adottano procedure atte a salvaguardare soci e dipendenti ma l'applicazione stringente non è effettivamente applicabile alle piccole imprese. Parliamo della piccola azienda edili che magari ha limitati interventi in due o tre condomini, dovrebbe dotarsi di un preposto per cantiere, sfido sia possibile?! Un conto è parlare di una norma ad un convegno un altro è applicarla in cantiere".
La legge 215/2021 infatti introduce un nuovo obbligo per il datore di lavoro: individuare e formare il preposto o i preposti in tutte le imprese con due o più lavoratori, soci compresi. "Confartigianato Costruzioni – conclude Paolo Figoli - a livello nazionale sta chiedendo di rivedere questa misura o declinarla in maniera progressiva differenziando le imprese per numero di dipendenti, nel frattempo è necessario mettersi in regola e le aziende di edilizia possono chiamare l'Ufficio Ambiente e Sicurezza di Confartigianato per valutare le modalità operative, i cantieri più strutturati, le modifiche da apportare ai documenti di cantiere ad iniziare dal POS, Piano Operativo di Sicurezza, la formazione dei preposti". Per informazioni è possibile chiamare l'Ufficio Sicurezza Confartigianato, tel. 0187286632-49.