Giornata speciale quella di lunedì per la Pubblica assistenza della Spezia che ha ricevuto, in una seduta del consiglio comunale, la benemerenza civica. Il Comune della Spezia ha voluto conferire un riconoscimento a chi si è distinto nella lotta alla pandemia e nell’aiuto alle persone in difficoltà.
Ha ritirato l'attestato Anna Gabrielli, coordinatrice dell’Ente. "E' molto importante perché questo attestato è per i militi. In questo momento particolare ci vuole coraggio e perseveranza per esserlo- ha detto dal palco della Sala Dante dove si è tenuta la cerimonia -. La Pubblica assistenza della Spezia senza alcun finanziamento pubblico opera da 130 anni in questo settore primariamente con i trasporti sanitari. Con il Covid abbiamo percorso la strada dei servizi alla persona in maniera più approfondita senza dimenticare il considerevole aumento delle richieste di intervento in tutti i campi di competenza della Pubblica assistenza.
Assistiamo 110 famiglie che sono in aumento e questo avviene con la consegna gratuita di spese settimanali (1777 nel 2021). Ringrazio le istituzioni per il prestigioso riconoscimento ma faccio un appello affinché la Legge Regionale 15/20 venga cambiata per poter continuare ad essere presenti come lo siamo oggi”.
Nel pomeriggio poi, è stata la volta della festa assieme ai bambini. Un po' di gioia per tutti per cominciare a lasciarsi alle spalle un anno difficile, fatto di tanti impegni e con un pensiero speciale a chi ha di meno. Per un giorno l'associazione si è voluta concentrare nella festa più amata dai bimbi. L'arrivo di Babbo Natale è sempre una gioia. Tanti regali per tutti e uno spettacolo divertente con i burattini per ridere insieme.
"Sappiamo che il Covid a distanza di quasi due anni è ancora una costante, l'attenzione non si placa e anche abbiamo festeggiato nella massima osservanza delle linee di sicurezza - proseguono dall'associazione -. Abbiamo voluto dedicare il pomeriggio ai bambini delle famiglie che seguiamo tutto l'anno. Un momento di serenità è d'obbligo. Noi non dimentichiamo le battaglie che stiamo portando avanti, per noi la legge regionale, per la quale il tempo stringe sempre di più, resta una delle preoccupazioni principali, perché per assurdo rischia di cancellare momenti come questo. Questo si tradurrebbe con meno consegne di spese, gesti di solidarietà e l'impossibilità di essere reperibili 24 ore al giorno".