Erano ricorse al TAR per chiedere l’annullamento del provvedimento di Regione Liguria che ampliava l’Oasi di protezione faunistica “Marinella” le principali associazioni venatorie spezzine, e ne sono uscite sconfitte.
“Fondamentale questo pronunciamento del TAR – afferma Legambiente -: si tratta di un’area unica in Liguria per l’importanza degli ambienti umidi e delle specie vegetali e anfibie che ospita, come dimostrato dalla sua inclusione nella Zona Speciale di
Conservazione “Piana del Magra”. É anche un sito utilizzato dall’avifauna migratoria che sicuramente risulta fortemente danneggiata dalla pratica venatoria”.
E non si deve intendere come un provvedimento punitivo nei confronti dei cacciatori, sottolinea l’associazione ambientalista: “Queste Oasi sono previste nel Piano venatorio regionale proprio per tutelare aree particolarmente vocate, i cui benefici poi ricadono sull’intorno in qualità di ricchezza in specie e più in generale di equilibrio ecologico”.
“Invitiamo ora – conclude Legambiente - tutti i soggetti interessati, a partire dall’ente gestore della ZSC (il Parco di Montemarcello Magra-Vara), i comuni di Luni e Sarzana, l’Ambito Territoriale Caccia, i proprietari dei terreni, le associazioni ambientaliste e quelle venatorie, a collaborare per la migliore gestione di questo patrimonio naturalistico, i cui problemi vanno ben oltre la semplice classificazione riconosciuta dalla normativa di settore. A partire dalla qualità delle acque immesse dai depuratori presenti in zona”.
Legambiente Circolo Val di Magra
Legambiente Circolo di Lerici
Legambiente Circolo La Spezia