In occasione della “Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla”, che si terrà il 15 marzo e che festeggia il suo decimo anno d’istituzione, a partire da questa sera, la facciata del Palazzo della Provincia sarà illuminata, sino a fine mese, con una luce di colore lilla.
Dedicare una giornata ai Disturbi del Comportamento Alimentare è un modo per aumentare l'attenzione attorno a queste patologie poco conosciute eppure molto diffuse.
Questa giornata, valorizzata per un mese dall’iniziativa della Provincia, inoltre offre speranza a coloro che stanno ancora lottando e mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dei Disturbi del Comportamento Alimentare (D.C.A.): Anoressia, Bulimia, Binge Eating, Obesità, EDNOS, e tante e nuove forme ancora della stessa patologia.
“La Giornata del Fiocchetto Lilla è simbolo dell’impegno e della consapevolezza nei confronti delle problematiche legate ai disturbi alimentari, emergenze che in molti casi riguardano i giovani _ spiega il Presidente Pierluigi Peracchini _ Si tratta di un fenomeno molte volte sottovalutato a cui invece serve dare attenzione, sia istituzionale che nella sfera privata.
I disturbi del comportamento alimentare (anoressia nervosa, bulimia nervosa, disturbo da alimentazione incontrollata o binge-eating disorder) sono complesse malattie mentali che portano, chi ne è affetto, a vivere con l'ossessione del cibo, del peso e dell'immagine corporea. L'anoressia nervosa, ad esempio, è la prima causa di morte fra le ragazze dai 15 ai 25 anni e l'età d'esordio del disturbo si sta abbassando. Sostenere iniziative come queste vuol dire trovare occasione per parlare dell’argomento e ricordare che ci sono strutture, dalle associazioni ai servizi sociali e sanitari, a cui rivolgersi, perché c’è chi è pronto ad ascoltare ed aiutare”.
La Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla è stata promossa per la prima volta nel 2012 dall’Associazione “Mi Nutro di Vita” (Pieve Ligure – GE). In Italia sono 3 milioni i giovani che soffrono di DCA, un fenomeno spesso sottovalutato sia da chi ne soffre che dai famigliari, e che costituisce una vera e propria epidemia sociale: il 95,9% sono donne, il 4,1% uomini. Soffrire di un DCA, oltre alle conseguenze negative sul piano organico, comporta effetti importanti sul funzionamento sociale della persona, con gravi penalizzazioni della qualità di vita; ne limita le capacità relazionali, lavorative e sociali.
“La Provincia spezzina ha subito aderito a questa compagna sul tema dei disturbi alimentari. Si tratta di un gesto semplice che però ha un grande significato. Ogni giorno quel colore ci ricorderà questa problematica che non deve essere sottovalutata _ commenta Francesco Ponzanelli, Consigliere delegato al patrimonio _ Questa iniziativa rientra nella continuità di una serie di simili interventi a favore delle molte campagne di sensibilizzazione che negli ultimi anni il nostro Ente ha sostenuto. Personalmente mi sono fatto promotore della cosa perché è dovere di tutti noi non dimenticare chi è costretto a convivere con patologie gravi e condizionanti.”