Come da diversi anni sostiene l’associazione Mangia Trekking, ed in questi giorni se ne ha la conferma, l’Alta Via, lo storico percorso che separa la Liguria, la Toscana e l’Emilia, può essere una valida palestra di montagna per tutti.
Teatro di tante possibili attività di alpinismo lento in ogni stagione, ed ad ogni ora del giorno e della notte, sull’Alta Via si possono coniugare la pratica sportiva, con l’osservazione di straordinari fenomeni naturali (es. la caduta di stelle, la presenza di diversi selvatici, il lupo, il capriolo, il cinghiale, il falco e la poiana) e la vista di panorami mozzafiato. Dalle Alpi Marittime ed Apuane, fino all’arcipelago toscano e la cordigliera Appenninica.
Anche la possibile degustazione di prodotti tipici della cucina di montagna è un valore importante ed interessante dei territori attraversati dall’antica Alta Via. Così, complici le copiose nevicate dei giorni scorsi, con le ultime attività organizzate dall’associazione dell’alpinismo lento sul territorio fra le tre Regioni, salita in ciaspolatrekking sul monte Gottero, attraversamento dal Passo del Rastello al passo dei Casoni, salita sui monti Civolaro e Coppigliolo etc., il Mangia Trekking rilancia l’invito, quando possibile e nel rispetto di tutte le norme sanitarie relative al Coronavirus, a salire in questa oasi turistico-naturale della Val di Vara.
Come sostiene l’alpinista Mara Giusti (nella foto), testimonial italiana della montagnaterapia, si tratta di una “palestra” naturale in quota, dove è possibile trascorrere ore liete, sviluppando la conoscenza delle basilari tecniche relative alle attività sportive, e della vita in ambiente, in uno straordinario contesto a dimensione delle persone di ogni età.
L’iniziativa rientra nelle attività che l’associazione svolge in collaborazione con gli Enti Parco ed alcuni Comuni, per promuovere e valorizzare i territori dei Parchi del mare, delle valli e delle montagne.