A 98 anni di età, Renzo Fregoso è il decano dei poeti spezzini, artefice di numerose raccolte di versi, sia in lingua italiana sia in dialetto spezzino, che per lui, uno dei “ragazzi di don Mori” (dal nome di don Antonio Mori, parroco in piazza Brin durante la guerra), è il dialetto caratteristico del quartiere Umbertino, cuore pulsante della Spezia ottocentesca.
98 anni non sono pochi, ma Fregoso è sempre lucidissimo, nonostante acciacchi e difficoltà. E in questo periodo della Pasqua 2020, così diverso da tutti gli altri, ha voluto dedicare una piccola poesia alla metafora di uno degli aspetti più belli delle liturgie della Settimana Santa, purtroppo quest’anno sospeso: la lavanda dei piedi. Ecco la poesia, che, insieme alla moglie Wilma, Renzo ha inviato come augurio: “Servo un verso alla volta lo decanto/ lo verso nel bacile d’un disgelo/ siediti/ in questo balenìo di cielo/ ti lavo i piedi./ Li asciuga poi l’ardore/ della poesia”.