In caso di contagio da coronavirus sul lavoro, il lavoratore ha diritto all'infortunio sul lavoro.
Il lavoratore deve informare il datore di lavoro, che deve provvedere a inoltrare la denuncia di infortunio all'Inail. Il medico certificatore redige il certificato e lo invia telematicamente all'Inail che prende in carico il lavoratore infortunato assicurando la prevista tutela.
Tutti i lavoratori sono legittimati, qualora il contagio derivi dalla mancata osservanza delle norme di sicurezza sul lavoro, a richiedere al datore di lavoro il risarcimento del danno non indennizzato dall'Inail. L'indennità di temporanea per astensione dal lavoro è erogata dall'Inail anche durante il periodo in cui il lavoratore è in quarantena o in permanenza domiciliare.
I contagi da coronavirus, dato l'alto rischio professionale a cui è esposto il personale sanitario sono riconosciuti come infortuni sul lavoro, anche quando l'identificazione delle precise cause e modalità lavorative del contagio risulti problematica. C'è poi lo stress da lavoro correlato: l'impatto che l'emergenza COVID-19 ha sul personale sanitario in prima linea nella gestione dell'emergenza espone di fatto tutti loro a un forte stress, dovuto anche alla inevitabile quarantena.
Ed infine, il danno differenziale: tutti i lavoratori sono legittimati, qualora il contagio derivi dalla mancata osservanza delle norme di sicurezza sul lavoro, a richiedere al datore di lavoro il risarcimento del danno non indennizzato dall'Inail.
Per informazioni e consulenze rivolgersi al Patronato Inca Cgil della Spezia, che in questo momento di emergenza garantisce i servizi per via telematica, con appuntamenti solo per pratiche urgenti.
Ecco i riferimenti: 0187/547249-547225-547267, mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., PEC Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.