"Caro Sindaco e Presidente,
ci rivolgiamo a te che sei massima espressione del governo locale sul territorio. Ti chiediamo un intervento in qualità di Sindaco del Comune capoluogo e di Presidente della Provincia per affrontare quella che si sta configurando come una emergenza dentro l'emergenza. Il nostro territorio sta subendo, come il resto del Paese, le conseguenze dell'emergenza sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus.
Dentro questa condizione di incertezza e difficoltà che ci colpisce tutti, ci sono alcuni lavoratori meno tutelati di altri. Ci riferiamo in particolare ai dipendenti di aziende e cooperative che operano per effetto di appalti nell'ambito dei servizi pubblici. Ci sono oltre 400 operatori che, a seguito della chiusura di scuole, biblioteche, musei e di altre attività, si sono visti costretti a rimanere a casa dal lavoro e a consumare giorni di ferie. In caso tale emergenza si protraesse per loro si potrebbe intravedere il rischio di cassa integrazione o addirittura il caso estremo di licenziamento.
Ci rivolgiamo a te affinché il comune capoluogo e la Provincia svolgano una funzione di capofila nel regolamentare i rapporti tra gli enti locali del territorio e i soggetti titolari di appalti pubblici.
Ti chiediamo di facilitare la costruzione di un percorso che tuteli i diritti di questi lavoratori e riservi ad essi i medesimi strumenti di tutela di cui beneficiano i dipendenti pubblici. Ti chiediamo in particolare di interessarti affinché in questa fase di chiusura forzata e di emergenza, i lavoratori non siano costretti ad utilizzare giorni di ferie e non subiscano decurtazioni salariali.
I lavoratori in appalto non sono lavoratori di serie B. E questa è una preziosa occasione per dimostrarlo! Ti ringraziamo per averci ascoltato e per l'aiuto che siamo certi vorrai darci in questa delicata battaglia di civiltà!"