Una visione radicalmente diversa dal passato, che propone una Sarzana capace di riscoprirsi e riproporre in chiave innovativa la bellezza del suo passato.
È questa filosofia di fondo del nuovo Puc, il Piano Urbanistico Comunale, la cui redazione è stata affidata lo scorso maggio dal Comune di Sarzana a due architetti importanti come Stefano Boeri e Massimo Giuliani e a cui ieri il sindaco Cristina Ponzanelli ha parlato nello studio milanese del progettista del Bosco Verticale e del prossimo Parco del Ponte in Valpolcevera.
“Professionisti di grande spessore che il bando varato dalle precedente amministrazione ha avuto il merito di attrarre, e che ora sono al lavoro per una visione completamente diversa di Sarzana”, ha commentato il sindaco Ponzanelli.
L’incontro segue le numerose riunioni che, nel corso di tutti gli ultimi mesi, hanno visto i tecnici comunali e l’amministrazione della città lavorare con i professionisti della “Stefano Boeri Architetti”. I professionisti, insieme al sindaco Ponzanelli, hanno condiviso la filosofia di fondo sul nuovo PUC e la visione di una Sarzana del futuro: meno consumo di suolo, rigenerazione urbana, mobilità sostenibile e accessibilità.
“Il Puc - afferma il sindaco Cristina Ponzanelli - è lo strumento per definizione che delinea lo sviluppo e la crescita complessiva di una città. Ci stiamo impegnando a non guardare alla prossima elezione ma ai prossimi decenni e il PUC rappresenta a questo scopo uno strumento indispensabile. Una città che deve cambiare completamente rotta rispetto a quella delle cementificazioni selvagge impressa negli ultimi decenni e che, non a caso, è stata severamente bocciata dai sarzanesi nell’ultima tornata elettorale".
"Condividiamo con i professionisti una visione di Sarzana più moderna, verde, sostenibile e accessibile, che ci ha portato ad avviare percorsi di opere pubbliche ambiziose attorno alle quali si sviluppo il piano e quindi la città del futuro - prosegue Ponzanelli - Penso ad esempio alla nuova viabilità del quartiere Bradia, con il nuovo ponte sul Calcandola e la riqualificazione del ponte della Budella, che legherà indissolubilmente il centro a una periferia dalle opportunità fino ad oggi soffocate. Una nuova scuola, che andrà a rivoluzionare il quartiere della stazione per il quale, nel breve periodo, stiamo attuando maggiori controlli in collaborazione con le forze dell’ordine, mentre nel lungo periodo vogliamo che sia protagonista di uno sviluppo anche in chiave culturale, sul modello delle grandi città d’Europa e del mondo, per farne un'area a misura di giovani e non solo".
"Pensiamo insieme a restituire alla città scheletri incompiuti del passato come la piscina di Santa Caterina - ancora il primo cittadino - seguendo il principio che è meglio recuperare e riqualificare l’esistente che imporre volumi nuovi. Il tutto a partire dall’essenziale sicurezza del territorio, che abbiamo già avviato con i diversi cantieri di messa in sicurezza come avvenuto di recente a Marinella, dove sono in corso i lavori sull'argine del Parmignola e dove con il Puc continueremo nel percorso avviato con il Piano Spiagge. Vogliamo superare decenni di immobilismo, attraendo finalmente investimenti e sviluppo pur nel rigoroso rispetto dell’ambiente e delle normative di riferimento".
"Stiamo lavorando, ancora, per rimarginare alcune ferite che hanno segnato nel profondo il nostro territorio - conclude Ponzanelli - Il nuovo Puc, fermo restando il doveroso e imprescindibile studio di una situazione complessa e a tratti incomprensibile che sta ancora tenendo in ostaggio il presente e il futuro della nostra città, cercherà innanzitutto di superare tra immani difficoltà lo scempio urbanistico del progetto Botta, con la sua scia di disastri finanziari che si tira dietro.
Quell’insediamento è la fotografia triste e impietosa di una visione miope e illogica del passato, che insieme vogliamo superare. I sarzanesi meritano un orizzonte diverso per la loro città e siamo al lavoro per questo”.