Brave le Aquile a recuperare il doppio svantaggio ed a vincerla malgrado alcuni svarioni anche in undici contro nove che potevano costare caro.
Due legni e due espulsi: a giustificare la vittoria aquilotta tante azioni offensive anche nel primo tempo, dove è mancata la precisione in zona gol.
Ma i primi 45' si erano chiusi davvero male per lo Spezia, sotto di due gol contro un Ascoli molto bene messo in campo da Vivarini, squadra tosta con una difesa arcigna.
Nella ripresa lo Spezia mette il cuore in campo mentre l'Ascoli perde un po' la testa, con l'espulsione prima di Ninkovic, evitabilissima senza il vaffa all'arbitro dopo un giusto giallo e dopo di Addae, reo di una gomitata ad Augello ma comunque provocatorio da inizio partita.
Da rimarcare l'incrocio dei pali colpito da Galabinov su punizione e la traversa di Okereke, entrambe nella ripresa come i gol: su rigore e di testa quelli del bulgaro, finalmente vincente e convincente in maglia bianca.
A fine partita l'Ascoli si conferma in silenzio stampa, a parlare arriva il Ds ascolano che ha espresso il proprio rammarico per l'arbitraggio di Volpi, a suo dire in errore sia sul fallo da rigore sia sul rosso a Ninkovic, protestando anche per il trattamento ricevuto in tribuna vip dal gruppo dirigente marchigiano, apprezzando le scuse del presidente Corradino a nome dello Spezia.
Foto: Ac Spezia