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Spezia, ultime tre sfide per salvare la faccia In evidenza

di Massimo Guerra- Curioso il finale di campionato dello Spezia...

Fuori dai play-off e ormai salvo, giocherà le ultime tre contro altrettante avversarie che dovranno al contrario giocare con il sangue agli occhi per non precipitare in C o per ambire alla A diretta: nell’ordine il fanalino di coda Pro Vercelli di mister Grassadonia a 37 punti oggi pomeriggio alle 15 al Picco, in trasferta la poco più sopra compagine irpina dell’Avellino a 41 lunghezze, per finire in casa contro il Parma attualmente secondo in classifica dietro l’Empoli. Nel gruppo di Gallo assenze pesanti: squalificato Lopez, fuori per infortunio oltre ai lungodegenti Mastinu e Pallafino anche Ammari che si è fatto male a Foggia.

Disponibili anche se non al cento per cento a centrocampo Juande e Bolzoni, ma in panchina c’è anche il giovane Awua che potrebbe debuttare, nel caso, tra Pessina e Maggiore ovvero nella linea mediana più giovane dell’intera serie B. In attacco spazio a De Francesco dietro a Marilungo, Gilardino o forse Forte, dietro difesa a tre con Ceccaroni in pole insieme a Terzi e forse Masi, per fare rifiatare Giani e anche per capire se il centrale abbia finalmente superato i problemi fisici che ne hanno pesantemente condizionato la stagione. Corbo ancora in panchina, chissà se Gallo deciderà di farlo debuttare al Picco come Mulattieri, magari entrambi a gara in corso.

Ha destato non poche polemiche l’intervista rilasciata a Telenord da Gabriele Volpi giovedì sera (qui il video), a margine di una festa di compleanno per festeggiare i 90 anni di Vio Marciani e gli 80 di Eraldo Pizzo, rispettivamente capitano storico di Rari Nantes Camogli e il vincitore di quindici titoli nazionali con la Pro Recco (più uno con il Bogliasco) nonché campione olimpico nel '60, che hanno spento insieme le candeline al Teatro Sociale di Camogli. Tra una battuta e un sorrisetto Volpi ha dichiarato che quest’anno qualcosa di meglio lo Spezia poteva anche farlo, ma che alla fine va bene così, e che gli spezzini si accontentassero della serie B, del centro sportivo Ferdeghini e dei numerosi Nazionali delle giovanili.

A Volpi è stato chiesto se fosse disamorato dello Spezia: “Se mi disamoro è più facile dello Spezia che della Pro Recco, ma non è vero sono chiacchiere. Io, pur avendo 75 anni lavoro più di prima, e lavoro all’estero e non ho tempo per seguire. E non seguendo ci si disamora un po’ però la pallanuoto non ha niente a che vedere con l’amore o no, è una cosa che faccio volentieri per Recco, per la società, per tutti”. Su Gilardino, il patron si è stupito del fatto che abbia giocato così poco, non sapendo evidentemente che le assenze del numero 10 sono dipese principalmente dallo stato di forma e di salute.

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