All’andata lo Spezia perdette malamente alla Favorita, 2 a 0 con le reti di Trajkovski e il bomber macedone Nestorovski su assist di Coronado che fece i birilli in slalom con la difesa aquilotta.
Di quello Spezia sono partiti Acampora e Sciaudone, ovvero due giocatori che nelle previsioni estive avrebbero dovuto reggere due terzi del centrocampo. È andata diversamente, con le Aquile che piano piano hanno trovato un loro assetto passando dalla difesa a tre alla difesa a quattro, con i giovani Pessina, Maggiore e Vignali (appena partito...) a dar man forte in mezzo a Bolzoni e un attacco prima verdissimo (con i vari Okereke, Forte e Soleri) poi via via più maturo fino all’assetto attuale, sulla carta decisamente competitivo guidato da Gilardino, Granoche, Marilungo e Palladino.
Anche se l’obiettivo sbandierato dallo staff tecnico resta la salvezza, è innegabile che la mutata politica sui giovani – spediti in prestito con o senza rinnovo Vignali, Okereke, Acampora senza contare Shekiladze e Cisotti fuori rosa ma comunque di lista B – e gli arrivi di gennaio (sperando che arrivi ancora almeno un rinforzo a centrocampo) di Palladino e forse di Mora raccontano da soli che al vertice della società, alias Volpi, c’è una voglia rinnovata di puntare in alto, e forse di questo bisogna ringraziare anche i contatti avuti con il sindaco Peracchini, come dimostra la cancellazione del PUC – che interessa l’area verde attorno al Ferdeghini non più classificata come orto civico e quindi fruibile per la realizzazione del campo a undici dove tornerà ad allenarsi la prima sqaudra – e magari altre possibilità legate al turismo e al waterfront.
Fatto sta che lo Spezia sul campo si è reso protagonista di una rimonta che è valsa 30 punti in classifica al giro di boa, contro i 39 dei siciliani, punti conquistati quasi tutti al Picco, che oggi si preannuncia gremito e con una coreografia da brivido preparata giorno e notte grazie all’impegno dei tifosi della Ferrovia, di cui era circolata nei giorni scorsi una bozza sui social, che a quanto pare era già stata scartata dal direttivo. Un Picco che si conferma ancora una volta il dodicesimo giocatore in campo, e che oggi vorrebbe rinverdire anche in termini di affluenza le cifre record dell passate stagioni.
E’ l’ex Genoa il giocatore più atteso, ma per i postumi di un problema muscolare non sarà al cento per cento prima di una settimana dieci giorni. Nel 4-3-1-2 di Gallo oggi davanti a Di Gennaro dovrebbero gocare da destra a sinistra De Col, Capelli (Giani si è allenato poco in settimana), Terzi e Lopez, a centrocampo Maggiore, Bolzoni e Pessina, dietro le punte Mastinu, in attacco Granoche e Mariluingo, con Gilardino e Forte pronti a subentrare.
Nel Palermo di Tedino alcuni dubbi di formazione, a causa di alcuni infortuni ma la qualità della rosa non fa preoccupare il mister dei siciliani: in difesa, al posto di Cionek sul centrodestra uno tra Szyminski, Dawidowicz e Accardi, a dar manforte ai difensori Struna e Bellusci. In mezzo la promessa Fiordilino sarà schierato a destra con Aleesami a sinistra, mentre il fantasista Coronado dovrebbe svariare come mezzala, con Jajalo e Chochev preferiti forse a Murawski e Gnahorè. Coppia di punte con Nestorovski e uno tra La Gumina e Trajkovski, con l’ultimo acquisto Moreo pronto a partire dalla panchina.
PROBABILI FORMAZIONI
PALERMO: (3-5-2) Posavec; Szyminski, Struna, Bellusci; Fiordilino, Coronado, Jajalo, Chochev, Aleesami; Trajkovski, Nestorovski.
SPEZIA: (4-3-1-2) Di Gennaro; De Col, Terzi, Giani, Lopez; Maggiore, Bolzoni, Pessina; Mastinu; Gilardino, Marilungo.
Foto: Ac Spezia