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Modena-Spezia, l’analisi tattica: gli aquilotti “piazzano il pullman” e raccolgono un punto d’oro In evidenza

di Francesco Busoni - L’espulsione di Gelashvili stravolge il piano di D’Angelo.

Lo Spezia resiste all’arrembaggio del Modena e guadagna un punto vitale in ottica salvezza. Per gli uomini di D’Angelo si tratta del quinto risultato utile consecutivo. Con lo 0-0 maturato al ‘Braglia’ lo Spezia riaggancia Ascoli e Ternana. Una partita sofferta per gli aquilotti costretti a giocare in 10 uomini per quasi un’ora a causa dell’espulsione di Gelashvili.

D’Angelo aveva preparato la partita senza guardare troppo al calendario. Le esclusioni di Verde e Jagiello dal 1’, a detta dell’allenatore, erano previste. L’ex tecnico del Pisa voleva uno Spezia più equilibrato e fisico in avvio per contrastare l’ampia qualità del Modena in fase offensiva. Per questo motivo, D’Angelo opta per un 3-5-2 a specchio con l’inserimento di un centrocampista in più (Bandinelli) e un esterno a tutta fascia (Elia). L’intento era quello di studiare l’avversario, contenerlo e poi, nel secondo tempo, con l’ingresso dei trequartisti stravolgere la partita.

Il piano gara, però, viene completamente rivoluzionato dall’inaspettata e ingenua espulsione di Gelashvili. Il giovane difensore georgiano perde in più occasioni il contatto con il proprio marcatore dandogli l’opportunità di girarsi e puntare. L’imprevisto porta a cambiare le carte in tavola e lo Spezia, fino a quel momento in controllo del match, incomincia a indietreggiare.

Nel secondo tempo, D’Angelo decide di passare a una linea a cinque in fase difensiva inserendo Cassata. Lo spezzino si posiziona a sinistra, Elia va a destra mentre Mateju scala al centro insieme a Hristov e Nikolaou dando vita ad una sorta di 5-3-1. Fanno le spese del momento complicato Muhl e Falcinelli con Di Serio costretto a reggere l’attacco da solo. Un atteggiamento che in ottica del risultato finale paga ma che ha esposto lo Spezia ad un secondo tempo in trincea.

Il Modena incomincia a recapitare palloni in area di rigore provando a sfondare soprattutto da destra con Ponsi ma gli aquilotti rimandano sempre al mittente i cross. Da sottolineare la concentrazione e il senso della posizione degli interpreti di questo pareggio. E’ uno Spezia che non si fa mai prendere dal panico, ordinato nelle diagonali, nei raddoppi e che riesce a disinnescare le trame dei canarini in area di rigore.

Lo Spezia rinuncia completamente alla fase offensiva. Una scelta coraggiosa e forse un po’ drastica visti i 45 minuti ancora da giocare. Nonostante ciò, la difesa dello Spezia si è dimostrata, come detto anche da D’Angelo, consapevole della propria forza e ha strappato un pareggio su un campo difficile.

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