Lo Spezia soffre il Verona ma regge l'urto dei primi 45' contro la compagine di Juric già agguerrita e attrezzata di suo, ma oggi impreziosita dal talento di Kalinic, pericoloso uomo d'area in cerca di riscatto dopo le ultime stagioni in ombra anche a causa di problemi fisici.
Finisce in parità il primo tempo tra Spezia e Verona, ma non è stato un primo tempo semplice per le Aquile, messe sotto pressione dal gioco a tutto campo della squadra di Juric, molto pericolosa soprattutto sul fronte di sinistra dove Di Marco oltre ad annullare totalmente Agudelo - altra prova opaca del colombiano - ha spesso innescato Lazovic per gli avanti scaligeri, con il rientrante Kalinic pescato per fortuna in fuorigioco in occasione di due-tre occasioni.
Ma la medaglia dei primi 45' va sicuramente appuntata sul petto di Provedel, capace di due parate decisive e sempre fluido nelle ripartenza con i piedi.
Difficile il compito di Italiano, se vuole vincerla dovrà provare a cambiare qualche ingranaggio del gioco, a partire dal centrocampo dove né Pobega né Estevez sono mai riusciti a verticalizzare palloni per gli attaccanti, mentre Agoumé senza particolari slanci ha comunque retto con ordine il reparto.
Bene anche la difesa, oltre al portiere positivi Vignali, Marchizza e i due centrali.
Il bilancio del primo tempo vede una lieve prevalenza dello Spezia nel possesso palla, ma i tiri sono 5 contro 2 a favore dei veneti, con 2 corner a 0.
Speriamo che Italiano sappia leggere al meglio la gara, per fare in modo che lo Spezia sfoderi un secondo tempo tutto grinta e determinazione, il Verona è forte ma è su queste squadre che lo Spezia deve cercar di fare punti altrimenti è tutto inutile.