Quello dello Spezia nelle prime sette giornate del primo, storico torneo di Serie A nella storia della formazione bianconera è stato un avvio molto importante. Nonostante le difficoltà (il club ligure, tra le varie, è costretto all’esilio di Cesena, non essendo ancora a disposizione lo stadio Alberto Picco di La Spezia), la squadra di Vincenzo Italiano è quella che, tra le neo promosse, ha raccolto di più in termini di punti e di gol fatti in questo primo scorcio di campionato, meglio anche del Benevento di Filippo Inzaghi che lo scorso anno dominò il torneo cadetto.
E proprio con la vittoria ottenuta al Ciro Vigorito di Benevento (3-0), gli aquilotti hanno scalzato i sanniti in classifica, piazzandosi a distanza di sicurezza dalla zona rossa. Gli 8 punti conquistati nelle prime sette gare di campionato, frutto di due vittorie e due pareggi, in linea di massima possono giustificare un moderato ottimismo in casa bianconera in vista della bagarre per non retrocedere. Nelle passate stagioni, il quart’ultimo posto al giro di boa del campionato era stato raggiunto da Lecce a quota 15 punti (nel 2019/2020), dall’Empoli a 16 (2018/2019) e dal Crotone a 15 (2017/2018); è del tutto evidente che si tratta di un obiettivo difficile ma assolutamente alla portata della formazione ligure, così come pure si evince dai pronostici di Serie A che ogni settimana certificano lo stato di salute delle formazioni del massimo campionato.
I numeri e i dati del bel gioco espresso dallo Spezia.
La formazione di Italiano ha una delle migliori percentuali di trasformazione delle azioni offensive di tutto il campionato. Con 11 gol fatti in sette gare, gli aquilotti hanno una media di quasi il 50% di gol realizzati ogni tiro che raggiunge la porta avversaria. Nel dettaglio, quello bianconero è il secondo dato più alto del campionato (dietro Cagliari e Atalanta) a conferma dell’efficacia del gioco espresso dal sodalizio spezzino. Il contraltare è però rappresentato da un reparto arretrato che fatica a trovare ancora la sua identità. Con 2,14 gol subiti ogni 90 minuti, la difesa dello Spezia è, ad oggi, una delle più “ballerine” del campionato, con poco più della metà dei tiri indirizzati nello specchio della porta dei bianconeri neutralizzati dal portiere. Tra l’altro, lo Spezia ha raccolto di più sinora in termini di efficienza di gioco nelle gare giocate fuori casa (dove sono arrivate le vittorie a Udine e a Benevento).
Pobega il gioiellino rossonero e la rivincita di Agudelo.
Tra le più liete novità di questo inizio stagione in casa Spezia troviamo il centrocampista di proprietà del Milan Tommaso Pobega. Il triestino classe 1999, dopo due ottime stagioni con la Ternana in Serie C e con il Pordenone in Serie B (con 3 e 5 reti all’attivo), quest’anno sta facendo il suo esordio nella massima serie con la casacca degli aquilotti dove, in sei gare giocate, ha messo a segno già due reti. Di più, la mezzala cresciuta nelle giovanili del Milan, di recente è stata anche protagonista con la selezione azzurra dell’Under-21, realizzando una doppietta contro i pari età dell’Islanda, nel match valido per le qualificazioni al prossimo Europeo di categoria. Niente male per un giocatore che, oltre a proporsi spesso e volentieri in attacco, primeggia tra i bianconeri anche in fase di non possesso, guidando i suoi per il numero di contrasti effettuati in mediana e non solo.
A mettersi in evidenza in questa prima parte di campionato, infine, è stato anche il colombiano Kevin Agudelo che dopo aver già assaporato la Serie A con la maglia del Genoa, lo scorso anno è stato tra i più deludenti della Fiorentina di Beppe Iachini. Quest’anno, il centrocampista di Puerto Caicedo ha già collezionato 5 gettoni di presenza in campionato, trovando anche una volta il gol.
Agudelo è un classe 1998 che, nonostante un fisico esile, riesce sempre a essere una spina nel fianco degli avversari. Una sorta di tallonatore del rugby, capace di intrufolarsi nella manovra offensiva della squadra rivale, rubando palloni e lanciando in attacco i suoi.