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Missione compiuta: lo Spezia schianta il Chievo e conquista un posto in finale In evidenza

di Massimo Guerra - Ribaltato il risultato dell'andata in una gara davvero da Spezia: cuore e passione, con brivido finale.

Lo Spezia conquista la finale per la A battendo 3-1 il Chievo al termine di una gara che è la perfetta summa del campionato aquilotto: feroce determinazione a compensare oggettivi gap tecnici, quando le Aquile si fanno sportivamente cattive come stasera non ce n'è per nessuno.

A segnare la storia della partita il giocatore più emblematico in maglia bianca, quel Galabinov gioia e dolori, ginocchia di burro su un fisico di acciaio, a tratti balzello dei tifosi, a tratti goleador amatissimo, comunque uomo-gol come ha dimostrato anche stasera, uscito (suo malgrado) per stanchezza ma fondamentale fino a quando è rimasto in campo.

Con lui stasera davvero tutta la squadra, con uno scintillante Maggiore autore di un gol di rara bellezza, uno Nzola che dopo essersi mangiato il gol a fine primo tempo ha segnato il terzo e decisivo, ma non solo, ha sfoderato una forma fisica in grado di fare la differenza anche in fase difensiva, un Vitale sulla sinistra che non ha fatto rimpiangere il miglior Marchizza, davanti a uno Scuffet alla fine poco impegnato il duo centrale diga formata da Terzi e Erlic autore pure di un assist, e in mezzo a mettere ordine Ricci e un super Bartolomei, largo a sinistra un ottimo Gyasi che da quella parte va il doppio, bene anche i subentrati a partire dal guerriero Mora (nulla poteva sulla pallonata in faccia che ha causato il rigore), Ramos, Di Gaudio e Ragusa putroppo subito malconcio.

Che altro dire? Aspettando l'altra finalista dalla gara di domani tra Pordenone e Frosinone (all'andata ha vinto il Pordenone 1-0) è giusto godersi la vittoria di questa sera, figlia del sacrificio ma anche di una qualità tecnica merito di mister Italiano e dell'impegno di tutti i giocatori, finalmente nessuno escluso.

Il Chievo esce sconfitto malgrado una gara di andata superlativa, incapace stasera di imporre la propria qualità di gioco di fronte ad uno Spezia iper-aggressivo che ha mantenuto il pallino del gioco per tutta la partita, come dimostrano le percentuali del possesso palla e delle conclusioni in porta. Anche a Verona alla fine lo Spezia tirò 6 volte in porta con zero gol , mentre il Chievo fece 3 tiri e 2 gol. Per fortuna stasera le cose sono andate meglio per la truppa di Italiano, che al 96' è corsa verso lo spicchio di curva da dove si intravedono gli oltre mille tifosi impazziti per la vittoria, che non hanno smesso di incitare i loro beniamini per un solo istante.

Forza Spezia, il sogno continuA!

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