Seconda sconfitta consecutiva per le Aquile che pregiudica quasi in modo definitivo la speranza di agguantare il Crotone al secondo posto, anche perché i calabresi di Stroppa hanno superato le Streghe neo-promosse del Benevento a domicilio.
La pesante debacle non pregiudica le chanches dello Spezia in chiave play-off ma mette in evidenza pesanti crepe nella preparazione adottata dal gruppo di Italiano per uscire dal lock-down.
Le Aquile inchiodate da due turni a 50 punti scendono dal terzo al sesto posto dietro Crotone, Cittadella, Pordenone e lo stesso Frosinone, che torna alla vittoria dopo oltre quattro mesi - 1-0 contro la Salernitana a fine febbraio - con una prova non particolarmente entusiasmante ma di certo efficace.
I ciociari salvano la panchina di Nesta e rivedono d'improvviso la seconda posizione che varrebbe la A diretta. Lo Spezia esce dallo Stirpe con il morale a pezzi, le gambe e la testa idem, evidente la difficoltà di Italiano di mettere in campo un undici in condizioni adeguate, la coperta è corta e vedere Nzola sulla corsia di destra fa male a chi mastica calcio anche se non ad altissimi livelli, ma è stata evidentemente una scelta obbligata.
Le prossime tre partite diranno in modo definitivo che cosa aspetta lo Spezia a fine stagione: Cosenza e Venezia in casa, intervallate dal derby a Livorno: se le Aquile sapranno raschiare il barile al meglio, recuperando i vari Matteo e Federico Ricci, Di Gaudio e la condizione di Ragusa beh, allora non sarà ancora detta l'ultima parola di questo stranissimo campionato.