“Che la Gagliardi prima di parlare di Melley si sciacqui la bocca: se farà un terzo o un quinto di quello che ho fatto io con Spezia Risorse come amministratore pubblico ne sarà poi soddisfatta, visto che oggi è la società gioiello di questo Comune”. Non tarda ad arrivare la dura controreplica di Guido Melley alle parole dell’assessore Manuela Gagliardi sulla vicenda della Casina Rossa, nel Parco del Colombaio.
La scintilla è nata dall’interpellanza di Melley e del collega Roberto Centi, di LeAli a Spezia, che verrà discussa lunedì sera in consiglio comunale. Nel mirino dei due consiglieri è finito ancora una volta il destino del Parco del Colombaio e della struttura al suo interno. Dopo l’asta andata deserta ad ottobre al prezzo di 600 mila euro per la Casina Rossa, Melley e Centi hanno chiesto al Comune cosa intenda fare per preservare l’area da un possibile abbandono.
“Se l'idea della gestione della cosa pubblica di Melley è la stessa che aveva quando amministrava Spezia Risorse o quando da assessore seguiva Acam, direi che la storia ci insegna a non ripetere gli stessi errori per il bene delle casse comunali e degli stessi cittadini”, ha risposto stamattina l’assessore Gagliardi in una nota inviata a Gazzetta della Spezia.
Il contratto di concessione tra il Comune e la società “La Corte” è scaduto il 31 gennaio 2018, “ma nonostante questo l'immobile risulta ancora occupato senza alcun titolo”, ha fatto sapere Gagliardi.
In più, dal 2013 si sarebbe accumulato un debito nei confronti del Comune che si aggira intorno ai 100 mila euro. La manutenzione del Parco, inoltre, oggi sarebbe completamente assente. Ecco perché il Comune sta organizzando una nuova gara per cercare di vendere la struttura.
“Forse all'epoca dell'amministrazione precedente la gestione della cosa pubblica era superficiale, a discapito delle casse comunali e di tutti i cittadini, ma ad oggi le cose sono cambiate”, ha aggiunto Gagliardi lanciando una frecciatina ai membri dell'opposizione.
Melley, dopo la replica dell’assessore, è tornato sul caso Colombaio con Gazzetta della Spezia: “Che la Gagliardi e tutti i componenti della giunta smettano di fare insinuazioni verso il passato e guardino al presente e al futuro: sono chiamati ad amministrare per questo. È una vicenda che conosco molto bene: la gara per l’assegnazione del Parco del Colombaio venne fatta nei primi anni 2000, quando ero assessore al patrimonio. Per tanti anni il Parco ha avuto una buona gestione, con investimenti sulla struttura, cura e manutenzione ordinaria e straordinaria. Questo non significa che se il gestore oggi, non ieri quando ero assessore, ha maturato una morosità, l’argomento non debba essere affrontato. Nessuno vuole salvare i morosi, io meno che mai: la storia di Spezia Risorse, fra l’altro, insegna proprio questo”.
Il consigliere di LeAli a Spezia fa anche notare come difficilmente qualcuno si farà avanti per l’acquisto della struttura: “Quando l’anno scorso il Comune ha annunciato di voler vendere la Casina Rossa ci era sembrata una stupidaggine. Chi se la compra? Non stiamo parlando di un ristorante in centro a Milano. Perché non è stata fatta una gara per l’assegnazione della gestione? È questo che Gagliardi deve dire, risponda nel merito. Il rischio è che le scelte miopi dell’amministrazione portino all’abbandono dell’area: esattamente la situazione che trovai a inizio anni 2000”.
E il nuovo tentativo di vendita annunciato dall’amministrazione? “Secondo me è un errore, a meno che non si abbia il sentore che ci sia qualcuno interessato a comprare. Chi comprerebbe una struttura come la Casina Rossa, con i relativi oneri manutentivi, salvo uno sceicco arabo o il Volpi di turno? Il Comune dovrebbe individuare un nuovo gestore che riconosca un canone concessorio”.
