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Fermare il degrado della sanità pubblica: lettera all'Amministrazione Ponzanelli In evidenza

Il “Comitato Sarzana, che botta!” esprime forte preoccupazione per la condizione in cui versa la Sanità pubblica nella nostra provincia.

Partendo dallo stallo dei lavori per la costruzione dal nuovo ospedale del Felettino - in fortissimo ritardo rispetto alle previsioni – dal progressivo smantellamento dell’ospedale di Sarzana e dal conseguente rischio di veder compromettere e diminuire i livelli di assistenza sul territorio. 

Si fa strada, sempre più, il timore per il possibile peggioramento e dissesto della Sanità spezzina nel suo insieme. A partire dal S. Andrea - dove evidenti emergono le carenze sia in termini organizzativi/funzionali sia in termini strutturali - dall’inadeguatezza degli organici del personale sanitario, la riduzione dei posti letto, il venir meno delle funzioni dirigenziali, l’aumento dei reparti e strutture lasciati senza primari, le dimissioni le denunce e i contrasti presenti all’interno degli operatori sanitari, le ambiguità ed i ritardi della politica sia in ambito regionale che in ambito locale.

Un quadro a tinte fosche tutt’altro che rassicurante. A conferma di tutto ciò, da tempo, si susseguono iniziative e prese di posizione di comitati, associazioni e singoli cittadini in difesa della sanità pubblica, preoccupati per il deteriorarsi della situazione all’interno della nostra ASL e per la mancanza di una chiara volontà di contrastare la deriva verso cui si sta andando.

 Iniziative che vedono come massima mobilitazione la manifestazione indetta a La Spezia il prossimo 7 giugno, alla quale il Comitato aderisce offrendo il massimo del sostegno. E’ forte la preoccupazione ed il sospetto (certezza?) che quanto sta accadendo nella nostra ASL sia propedeutico a un indebolimento della sanità pubblica a favore di quella privata.

La vendita a privati di alcuni ospedali nel ponente ligure (Bordighera, Cairo ed Albenga), la volontà dichiarata da parte della regione Liguria di voler affidare ai privati il 15% della sanità pubblica regionale, avvalorano sempre più la tesi di chi vede dietro al caos in cui sta precipitando la ASL 5 un disegno politico volto chiaramente a trasferire a privati parti sempre maggiori della sanità pubblica. 

Il pericolo che proprio la nostra provincia sia la prossima vittima di questo trasferimento, ci induce a incalzare codesta Amministrazione affinché prenda posizione chiara e ferma a difesa ed al miglioramento della sanità pubblica nel nostro territorio.

Che si adoperi per la salvaguardia dei due ospedali della Spezia e di Sarzana affinché rimangano pubblici e resi efficienti a tutela della salute dei cittadini, al di fuori di logiche di mercato e/o di svendite ai privati. Al contempo, chiediamo che l’Amministrazione si faccia promotrice e chieda urgentemente la convocazione della Conferenza dei Sindaci ponendo all’ordine del giorno il tema della sanità nel nostro territorio e che, allo stesso tempo, si informi e renda partecipe della discussione la popolazione (in previsione della convocazione di un’assemblea pubblica da convocarsi quanto prima). 

Certi del Vostro impegno a difesa della sanità pubblica e dei livelli di assistenza a favore dei cittadini auspichiamo che facciate Vostra la presente nota attivando quanto prima atti che ne diano corso.


Roberta Mosti – presidente Comitato

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Comitato Sarzana, che Botta!

Via XX Settembre, 51
19038 Sarzana SP

Tel. 338 1585006

E-mail: sarzanachebotta@gmail.com

www.sarzanachebotta.org

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