"E mentre Enel veniva in commissione a far discorsi, l’amministrazione si prodigava a far slittare in tutti i modi il Consiglio Comunale sulla centrale stessa e tutti si cercava di trovare una quadra su una mozione condivisa che ridisegnasse e riprogrammasse il futuro di un'area enorme quanto inquinante, quale quella della Eugenio Montale... la stessa Enel preparava le carte da depositare presso il Ministero dell’ambiente.
Le prime documentazioni propedeutiche alla conversione della centrale Enel che dunque di chiudere bottega non ci ha mai pensato neppure un momento come pure di smettere di bruciare carbone entro al 2021. Smetterà certo. Ma solo quando sarà a posto con tutto il resto.
A casa mia si chiama prendere in giro tutti.... anche se l’espressione più opportuna sarebbe un’altra.
E Peracchini? “Sapeva non sapeva...forse sì....”, diceva un tempo una bella canzone dei Pooh.
Il progetto preliminare relativo allo stato di fatto, porta comunque la data 29 Agosto 2018, poi si va al novembre dello stesso anno... più o meno quando noi ci si confrontava in consiglio comunale immaginando un uso magari industriale dell’area come proposto dall’ex senatore Forcieri, ma comunque volto a moltiplicare l’occupazione, con Enel abbastanza bassina in termini di unità, se rapportata all’area impiegata.
Ad aumentarla in modo pulito, cioè senza martirizzare nuovamente gli spezzini, cosa che invece ,è bene dirlo, non sarà assolutamente, seppur passando a una alimentazione meno inquinante rispetto al carbone. Perché?
Intanto perché non si tratterà di un “piccolo impianto” come in questi giorni molti della maggioranza amavano ipotizzare per addolcire la pillola rispetto alla loro totale e scellerata responsabilità circa questa nuova sciagura imposta agli spezzini.
Questa sarà infatti una bella “centralona” da 840 megawatt (e chi se ne intende sa di cosa stiamo parlando...sono 250 Megawatt in più rispetto ai 600 attuali) che occuperà praticamente tutta l’area attuale... quindi mi spiace per il mio caro amico Tarabugi ma “Addio Spezialand”... è stato bello sognare e ancor di più promettere.
Di più, produrrà enorme disagi ai residenti per diversi anni. Tutto il tempo della trasformazione, alzando polveri sicuramente insalubri, visto che in quel posto non si producevano salamini della Val d’Orcia, ma si bruciava e si brucerà carbone anche durante il periodo dei lavori.
Poi per tutta un'altra serie di motivi sui quali avremo modo di tornare a parlare. Rumori in primis.
Ho chiesto ieri sera in Commissione ancora una volta di poter ascoltare su tutto ciò l’amministrazione. Lo sto chiedendo ormai dal lontano 16 maggio, giorno in cui la volontà di Enel di rimanere è stata diffusa dalla stessa azienda a mezzo stampa.
Inutilmente. Mi è stato risposto che Enel verrà con calma alla fine di giugno, mentre l’iter di autorizzazione dell’impianto prosegue quindi nella più totale disinformazione generale e mentre l’amministrazione Peracchini “testuali parole” non è al momento disponibile.
Insomma Peracchini e c. hanno affisso il cartello” torno subito” ed Enel l’altrettanto evasivo e irritante “Stiamo lavorando per voi".
Intanto io sono ancora in attesa dei documenti richiesti... molti dei quali ormai inutili, visto che li trovo pubblicati sul sito del Ministero. Altri invece li vorrei proprio vedere e acquisire, visto che i sette giorni previsti dalle normative sono già passati da un po!!!!
Sarebbe importante infatti, da un punto di vista strettamente politico, capire se questa amministrazione sapeva tutto e ci ha preso tutti in giro...col turbo... o se Enel ha trattato Spezia, gli spezzini e l’amministrazione stessa come dei poveri peones.
In ogni caso, cari signori amministratori , non è sottraendovi dal venire in commissione che recuperate la credibilità ormai sepolta sotto le ceneri di Enel.
Quanto a Guerri, mio compagno di battaglia su questo argomento per tanti anni.... Mi pare la famosa temperatura di Santa Maria di Leuca ai tempi del compianto colonnello Bernacca: non pervenuto. To be continued".
Massimo Baldino Caratozzolo
Per la nostra città con Giulio Guerri