“A conclusione della tornata elettorale, voglio ringraziare tutti i candidati popolari che hanno lavorato durante questi mesi per proporre ai cittadini progetti credibili, solidi, nel solco del cambiamento e del rilancio dei nostri territori. In 18 consultazioni elettorali, i popolari presenti erano ben 47. A chi tra questi non ce l’ha fatta va il mio primo e più grande ringraziamento: non smetteremo di lavorare, per crescere e migliorare insieme!”, commenta così in una nota il presidente di Liguria Popolare Andrea Costa.
“Meritano sinceri ringraziamenti a questo proposito due popolari di ferro, che nonostante una campagna elettorale al massimo delle energie e un impegno capace e appassionato non sono stati eletti: Alessandra Cacciavillani candidata sindaco a Calice al Cornoviglio e il presidente di La Spezia Popolare, Matteo Ridolfi, candidato Sindaco a Castelnuovo Magra”, prosegue il consigliere regionale.
“Guardando i dati, noi popolari siamo orgogliosi dei risultati raggiunti: ben 28 dei nostri candidati sono stati eletti e in alcuni comuni il consenso è stato davvero sorprendente. Penso ad esempio a Riccò del Golfo, dove il primo degli eletti è Matteo Marsili, un popolare alla prima esperienza nell’amministrazione ma dove sono ben 4 i nostri eletti. O ancora a Follo, dove il record dei consensi è stato registrato da Kristopher Casati con oltre 400 preferenze , altro esponente di Liguria Popolare. Proprio a Follo il candidato sindaco fortemente sostenuto dai popolari, Rita Mazzi, ha ottenuto un ottimo risultato, così vale la pena di tributare un plauso a Ivano Barcellone che con la politica del buonsenso ha espugnato il fortino rosso di Pignone”, spiega ancora il leader dei popolari liguri.
“Insomma, come forza politica siamo molto soddisfatti: il movimento passa da 24 amministratori già attivi sul territorio a un numero totale di 52 uomini e donne al servizio dei loro concittadini. Come sostengo sempre, in politica non esistono traguardi ma solo nuove partenze: Liguria Popolare continuerà a crescere, rappresentando un importante contenitore per tutti quei moderati che non si riconoscono nei partiti tradizionali ma che vogliono impegnarsi per un futuro migliore”, conclude Costa.