Lo ha scritto l'assessore al lavoro della Regione Liguria, Enrico Vesco in una lettera indirizzata a tutti i parlamentari liguri per chiedere di mobilitarsi e fare fronte comune in un momento così delicato, soprattutto in Liguria. Nella lettera Vesco sottolinea la gravità della situazione ligure dove "dall'inizio dell'anno ad oggi sono già arrivate richieste di cassa integrazione intorno ai 31 milioni di euro corrispondenti a 752 aziende per 6.768 lavoratori e a oltre 14 milioni per la mobilità pari a 359 aziende per 724 lavoratori". I 14,2 milioni di euro di risorse messe a disposizione dal Governo per la Liguria per il 2013 per finanziare la cassa integrazione in deroga e la mobilità sono state decurtate di 4 milioni e al momento servono solo a garantire, nella migliore delle ipotesi, i primi tre mesi dell'anno. Nella lettera l'assessore al lavoro ricorda ai parlamentari "la penalizzazione che ha subito la Liguria da parte del Governo, sia perché i residui attivi del 2012, circa 24 milioni, non sono stati trasferiti nella disponibilità del 2013 , come avveniva gli anni scorsi, ma congelati e distribuiti alle regioni con residui passivi, sia perché il riparto ha tenuto conto solo della spesa storica e non del vertiginoso aumento delle richieste di ammortizzatori che si è registrato in Liguria tra la fine del 2012 e l'inizio del 2013". Vesco sottolinea inoltre l"'estrema urgenza di un intervento del Governo per riuscire a reperire nuove risorse che a livello nazionale si stimano intorno ai 2 miliardi di euro, mentre a livello ligure intorno ai 50 milioni di euro". "Qualsiasi iniziativa – conclude l'assessore al lavoro ligure – puo' essere utile, almeno per garantire la copertura necessaria per tutto il 2013, anche per non far diventare esplosiva una situazione estremamente preoccupante".