Il Consiglio comunale ha approvato il piano del litorale accogliendo le prescrizioni della Regione (decreto Toti). Non possiamo che dirci soddisfatti: quelle prescrizioni hanno recepito le osservazioni e le proposte formulate nel corso dell’inchiesta pubblica di VAS (Valutazione Ambientale Strategica) dal Parco Magra, dal Comitato Sarzana, che botta! e dalle associazioni ambientaliste. Il dipartimento ambiente e territorio della Regione hanno ritenuto quei contributi fondati per un motivo: il litorale di Marinella è tanto prezioso da essere catalogato Sito d’interesse della Comunità europea. Era inconcepibile prevedere migliaia di metri quadrati di parcheggi in area agricola vincolata e una colata di cemento in spiaggia. I parcheggi andavano ridotti e dislocati in aree già compromesse, le superfici commerciali in spiaggia erano ridondanti. Nessuno in consiglio comunale ha ricordato questa circostanza.
La maggioranza di centrodestra, con non poche ragioni, si è presa il merito del Piano. Del resto contro le prescrizioni della Regione la giunta Cavarra era ricorsa al TAR, facendo perdere altri quattro anni a Marinella. In aula il gruppo del PD e Paolo Mione hanno ribadito quella scelta, legando lo sviluppo a parcheggi e cemento. E la mobilità sostenibile? E il consumo zero di territorio agricolo? Slogan, null’altro che slogan. Insomma al venerdì in piazza con Greta, alla domenica in spiaggia con l’auto.
Purtroppo non tutto è oro quel che luccica. La linea demaniale non viene messa in discussione neppure questa volta. Viola codice della navigazione e giurisprudenza a favore di Marinella spa/Monte dei Paschi, i cui interessi erano difesi storicamente dai “compagni”. Fa effetto vederla ora difesa in Consiglio da Carlo Rampi e da Cristina Ponzanelli.
Dalla maggioranza di centrodestra è stata votata una variante al Piano Paesaggistico. Chi ne conosce il contenuto? Gli operatori balneari. Loro sono stati ascoltati tre volte sul nuovo Piano prima di portare la pratica in consiglio. Esclusi dalla consultazione Comitato e associazioni. Cristina Ponzanelli è in perfetta linea con Cavarra. Tanto in linea che ha escluso anche il Parco Magra, il cui parere in materia ambientale e paesaggistica è obbligatorio. Rimedierà la Regione? Noi speriamo che voglia rimediare il Comune, presentando la variante al Piano Paesaggistico (trasparenza) e aprendo un confronto (partecipazione) sulla mobilità sostenibile dalla Vallata a Marinella, ad esempio inserendo il Magra e il borgo nella pista ciclabile tirrenica che la giunta Toti/Giampedrone ha in programma di realizzare utilizzando i fondi europei. Il futuro di Marinella è nella qualità ambientale. Il Piano è un inizio.
Comitato Sarzana, che botta!