Da mesi l'area della stazione ferroviaria è attenzionata dall'Amministrazione Ponzanelli “ma tutto questo – dichiara il sindaco – ancora non basta. È necessario eliminare una volta per tutte il degrado che contraddistingue l'intera area ferroviaria: solo così potremo riconsegnarla alla fruibilità di cittadini e di viaggiatori dopo anni di abbandono e incuria”.
Per questo ieri, fortemente voluto proprio dalla prima cittadina di Sarzana, si è svolto in Prefettura alla Spezia un vertice con Giuseppe Recchia e Fosco Federighi di Rete Ferroviaria Italiana.
Sostenuto dal prefetto Antonio Lucio Garufi e dal questore Francesco Di Ruberto – presenti anche i responsabili provinciali di Guardia di Finanza e Carabinieri, oltre al comandante della polizia locale di Sarzana – il sindaco Ponzanelli è stato netto: “Ad oggi – ha detto – ci sono aree di proprietà di RFI dove continuano a bivaccare indisturbati balordi e sbandati. I controlli che mettiamo in atto, anche grazie al coordinamento interforze tra la nostra polizia locale e le altre forze dell'ordine, si scontrano con il perdurare di condizioni di degrado che non possono essere ulteriormente tollerate. RFI deve procedere alla pulizia e alla bonifica delle aree di propria pertinenza, nonché a fare interventi anche murari che impediscano l'accesso alle strutture oggi nella disponibilità di spacciatori e delinquenti”.
RFI ha accolto in parte le richieste del sindaco, del questore e del prefetto, impegnandosi e farsi parte attiva con le altre proprietà del gruppo.
Il sindaco ha ribadito a più riprese l'urgenza di un intervento da parte di RFI “Anche perché – ha concluso – la zona della stazione è adiacente al quartiere di Crociata che, per primo, subisce gli effetti collaterali di una situazione intollerabile che perdura da anni, come ben hanno espresso alcuni cittadini in una petizione, e che noi non siamo più disposti ad accettare”. Non solo. Il sindaco ha chiesto che Rete Ferroviaria Italiana si faccia carico al più presto anche della pulizia, del riordino e della immissione nel possesso dell'ente di beni che il Comune ha acquistato ma che oggi, ancora in possesso di RFI, sono lasciati all'abbandono e all'incuria.