Questa situazione si è venuta a creare anche per il fatto che alla Spezia si contava su una nuova struttura ospedaliera, il Felettino, che secondo i programmi sarebbe stata consegnata alla città nel 2020.
Purtroppo, non sono state costruite neppure le fondamenta e probabili errori tecnici nella progettazione della struttura hanno portato a ritardi sul piano dei lavori.
Inoltre, il luogo scelto è sbagliato e se non si cambieranno le prospettive di costruzione il Felettino potrebbe non essere mai realizzato. Potremmo quindi trovarci nell’assurda situazione di non avere un nuovo ospedale e di dover pagare l'affitto del vecchio S. Andrea a favore del vincitore dell'appalto (Pessina Costruzioni unico partecipante alla gara).
Non credo sia possibile proseguire in questa direzione e una decisione dovrà essere presa a breve. Qualcuno ha sbagliato. Non paghi come sempre ‘Pantalone ‘.
Il fatto che Regione Liguria non abbia investito per la ristrutturazione dei padiglioni del S. Andrea in sostanza è dovuto al fatto che si sperava nel nuovo nosocomio finito entro il 2020 e che il vecchio ospedale sarebbe stato demolito.
Tuttavia, non sembra succedere quanto programmato. C’è quindi il rischio di andare avanti per diversi anni, ben oltre il termine previsto per i lavori qualora si continuasse a credere, nonostante il mostruoso ritardo, nella realizzazione dell’opera.
Pertanto, occorre che la politica locale e regionale si sieda intorno a un tavolo tecnico per decidere sulla prosecuzione dei lavori e assicurare ai cittadini spezzini una sanità efficiente in strutture moderne e non fatiscenti.
Lo ribadisco. Credo che vada rivista tutta l'operazione e si prenda in seria considerazione una ristrutturazione del S. Andrea. I costi sarebbero molto inferiori e l'ospedale molto più comodo per l’utenza, le famiglie e i dipendenti, senza creare disagi e false aspettative.
Questi problemi l’attuale giunta regionale di centrodestra se li è trovati confezionati dalla vecchia giunta Burlando. Se non troviamo al più presto la soluzione c’è il pericolo di portare avanti una cosa nata male che finirebbe peggio. Il conto deve essere presentato a chi ha sbagliato, non devono essere i cittadini a pagarlo”.
Giovanni De Paoli,
consigliere regionale Lega Nord Liguria