Lo spettacolo
Perché uno spettacolo su Gramsci? Perché no!? Premesso che Antonio Gramsci è il pensatore italiano più studiato oggi nel mondo, ma poco conosciuto in Italia, al di fuori della ristretta cerchia di specialisti, ci sembra che sia necessario rompere questo steccato, e far arrivare l’opera e la figura di Gramsci al più vasto pubblico, a un pubblico “popolare”. Riteniamo infatti che i tempi siano maturi per riscoprire parole, idee, insegnamenti di vita di questo straordinario personaggio: l’educatore, il militante rivoluzionario, il dirigente politico, il pensatore a tutto campo. Specie oggi, in una fase storica in cui abbiamo tutti bisogno di bussole e punti di ancoraggio per uscire da questa lunga "notte della repubblica". E Gramsci, con la ricchezza del suo pensiero critico, con la sua volontà dialogica, con la sua dirittura morale, con il suo rigore intellettuale, con la sua creatività di pensiero e di linguaggio, con i suoi interessi così ampi e multiformi, appare un punto di riferimento tanto importante quanto negletto. Intendiamo con questo spettacolo contribuire a diffondere la conoscenza e l’interesse al di fuori delle cerchie specialistiche, della figura di Antonio Gramsci.
A partire dal recente volume Gramsci. Una nuova biografia (Feltrinelli, 2017), di Angelo d’Orsi, opera che ricostruisce vita e pensiero del pensatore rivoluzionario in modo piano ed efficace, adatto a chi di Gramsci non sappia nulla, ma anche a chi sappia tutto, si è deciso di far conoscere quella vita in una forma diversa, ossia teatrale, con un Gramsci che si racconta in prima persona.
L’appassionata narrazione della vita di Gramsci, nella forma di cinque monologhi (corrispondenti alle cinque parti del libro di Angelo d’Orsi), dialoga con momenti di musica curata ed eseguita dal vivo da Davide Giromini.
Le vicende umane di Gramsci vengono così proposte, in un intreccio con le vicende politiche e l’elaborazione di un pensiero originale, con la sua lenta affermazione sulla scena politica nazionale e internazionale, nei diversi contesti geografici, politici e umani, dalla Sardegna a Torino, dalla Russia al ritorno in Italia fino al carcere e alla clinica dove morrà, con la stesura dei Quaderni, e delle Lettere. Il tutto, sempre accompagnato e arricchito dalla musica.
Lo spettacolo, con l'obiettivo, dunque, di avvicinare all'universo gramsciano il più vasto pubblico, attraverso l’alternanza dei monologhi ai momenti corali, costituisce un unicum che riesce a coinvolgere lo spettatore mediante il ricorso a diversi registri e linguaggi. Si tenga conto che Gramsci stesso non soltanto amava il teatro, ma fu anche critico teatrale, e riteneva il teatro un mezzo formidabile di pedagogia di massa. Era attentissimo ai fenomeni e alle manifestazioni di folclore, inoltre amava la musica e teorizzò il concetto di nazionale-popolare.
Si tratta dunque di un vero spettacolo gramsciano, oltre che di uno spettacolo su Gramsci, recitato in prima persona come se il narratore/attore – interpretato da Angelo d’Orsi – fosse lo stesso Antonio Gramsci.
L'entrata è a offerta libera con prenotazione obbligatoria.
A tre giorni dall'evento sono ancora disponibili solo circa 100 posti, inclusi due posti per carrozzina diversamente abili.
Ricordiamo che le modalità di prenotazione sono le seguenti: con mail ad Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o con chiamata/messaggio al numero 334.1737274, comunicando il nome e il numero dei posti da riservare. Invitiamo le persone interessate a presentarsi all'entrata del teatro a partire dalle 20:30, onde prendere posto e consentire l'inizio dello spettacolo nei tempi programmati.
Qualora, una volta accomodate le persone che hanno provveduto alla prenotazione, risultassero liberi ulteriori posti, saranno messi a disposizione di chi vorrà entrare a teatro.