Negli scorsi giorni, un’operazione della Guardia di Finanza e dei Carabinieri ha portato al sequestro di un’area demaniale di 20 mila metri quadrati lungo la sponda del fiume Magra, nell’area del parco Montemarcello all’interno del comune di Ameglia. Nella zona infatti erano stati edificati manufatti abusivi, che hanno tra l’altro prodotto rifiuti speciali e pericolosi.
“Ringrazio le Forze dell’Ordine per il lavoro svolto e con loro mi complimento: abusivismo e illegalità vanno represse con forza e sollecitudine. Assisto con stupore e meraviglia all’operato di qualche forza politica che sta cercando di strumentalizzare l’accaduto per sostenere certe posizioni politiche a mio parere irragionevoli”, commenta Andrea Costa, leader di Liguria Popolare.
“Mente, probabilmente conscio di farlo, chi dice che questa vicenda confermi la necessità dell’esistenza del Parco Montemarcello: al contrario - spiega il consigliere regionale - questo è l’ennesimo esempio che certifica - se ancora ce ne fosse bisogno - l’inefficienza e del fallimento dell’ente. Mentre avrebbe dovuto vigilare e stroncare sul nascere certi abusivismi, questi si sono diffusi sotto gli occhi di tutti. Ho parlato anche con il sindaco di Ameglia, Andrea De Ranieri, che d’accordo con me ha già condannato con forza la situazione in cui versa l’area”.
“Ritengo che sia davvero una situazione paradossale: la legalità dovrebbe regnare ovunque, ma un parco protetto esiste proprio per garantire un’area di maggiore sicurezza e di più attenta vigilanza. Una delle prerogative del parco è proprio quella di preservare la foce del Magra. Come mai non è riuscito a impedire questi atti criminosi? Ripartiamo da qui: una zona disseminata di discariche che va bonificata e restituita alla sua funzione, alla sua natura” conclude il presidente di Liguria Popolare.