L’approvazione del piano delle spiagge targato Giampedrone – De Ranieri è un piano monco che rappresenta un’occasione mancata: l’occasione di pensare in grande e di guardare al futuro.
Oggi con qualche anno di ritardo l’annuncio trionfale dell’approvazione regionale, ma in realtà purtroppo c’è poco da gioire.
Giampedrone aveva ereditato un piano che poteva essere portato a compimento nel giro di un anno, ma ha deciso di stravolgerlo riducendo brutalmente l’interesse pubblico dell’intervento per fare un paio di annunci propagandistici sull’imminente entrata in vigore del nuovo piano, salvo poi dileguarsi per dirigersi spedito in Regione.
Questo piano delle spiagge è monco perché manca un percorso pedonale pubblico lungo mare. Eliminarlo, secondo noi è stata una scelta miope, dettata dalla rincorsa del consenso di alcuni stabilimenti balneari a scapito dell’intera comunità che avrebbe potuto invece godere di una passeggiata lungomare come tutte le località balneari. Si tratta di una scelta miope anche per gli stessi operatori che avrebbero ricavato indubbi benefici, non solo nel contesto della stagione balneare, ma anche e soprattutto al di fuori della stessa. Un'opera cioè che avrebbe potuto consentire quell'allungamento della stagione turistica di cui da sempre si parla.
Cancellare la previsione del percorso pubblico significa aver eliminato un intervento che avrebbe potuto dare la possibilità ai cittadini amegliesi ed ai turisti di passeggiare su un lungomare (peraltro collegato con una lungofiume) che avrebbe dovuto giungere fino a Marinella. E a nulla vale l’obiezione che in realtà un percorso è previsto nel piano, perché in realtà si tratta di una finzione : si tratta di un percorso a zig zag che passa in parte sulla strada asfaltata posta dietro ad alcuni stabilimenti balneari mentre avrebbe dovuto partire dal molo di Fiumaretta.
Ricordiamo inoltre che il piano contiene anche la privatizzazione degli isolotti e la riduzione delle spiagge liberee anche per questo noi lo abbiamo sempre contrastato.
Noi però oggi poniamo al Sindaco e a tutti una domanda e un invito: da dove si parte per l’esecuzione di questo piano? Noi proponiamo che si parta dal parcheggio di via Baban e dall’organizzazione e dalla regolamentazione dei posti auto, oggi fuori controllo con la progressiva espansione dello spazio gestito dal privato e con l’assenza di posti auto gratuiti, a differenza di Bocca di Magra.
Insieme per Ameglia