Un vero e proprio schiaffo alla Liguria e ai liguri arriva con l’emendamento alla Legge di stabilità, presentato dal governo, per aumentare nel 2019 di 5 centesimi al litro la benzina per i cittadini liguri.
In questi mesi, dopo la tragedia del ponte Morandi, si è parlato di un aiuto concreto ai genovesi e ai liguri, addirittura c’è chi è venuto a fare la sceneggiata in Piazza De Ferrari sostenendo che il Governo non avrebbe lasciato soli i genovesi e, oggi, ci accorgiamo che l’aiuto di cui questa regione ha bisogno dobbiamo autofinanziarlo. È una vera e propria vergogna. Allo stesso tempo, però, si continua a tenere bloccati tutti i cantieri delle opere infrastrutturali necessarie e indispensabili per ridare una prospettiva e una speranza di ripresa ai Liguri. Ogni giorno che passa conferma sempre di più la necessità di scendere in piazza a dire basta a questa politica del carciofo, per dire basta a chi vuol fare campagna elettorale sulla pelle dei cittadini Liguri, per dire basta a chi troppo facilmente dimentica le promesse fatte.
C’è da chiedersi se la Giunta Regionale Ligure sapesse dell’indirizzo del Governo di far pagare le tragedie ai liguri e se ritenga giusto che lo si debba accettare passivamente oppure, come Regione, si possa dire qualcosa, sempre se siamo nelle condizioni di poterlo fare.
Il 12 dicembre, scusandoci se abbiamo rovinato i piani a chi pensava di avere l’egemonia sindacale in questa regione, saremo in piazza insieme alla Cgil, ma anche a tutta la società civile, per dire che non ne possiamo più di questa politica del carciofo con interventi da spot elettorali, ma vogliamo risorse su occupazione, ricerca, innovazione e sviluppo. Solo così la Liguria e l’Italia possono ripartire.
Mario Ghini
Segretario Generale UIL Liguria