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Biblioteca Mazzini, la sinistra si mobilita: "La giunta Peracchini investa in assunzioni" In evidenza

Rifondazione, Sinistra Italiana e Spezia Bene Comune contestano la politica culturale del Comune. Pregazzi: "Sulla Mazzini qual è l'opinione dell'assessore Giorgi?"

Continua a far discutere il destino della biblioteca Mazzini, chiusa dall'aprile 2015 per lavori di ristrutturazione. "Entro il 31 dicembre i lavori saranno conclusi", aveva detto l'assessore ai lavori pubblici Luca Piaggi la settimana scorsa in commissione comunale. Riassumendo, l'appalto deve scontare un ritardo di due anni e mezzo rispetto alle previsioni iniziali e un aumento dei costi di circa il 14 per cento, per una serie di complessità tecniche emerse in corso d'opera.

Finiti i lavori, a stretto giro la biblioteca dello storico palazzo Crozza dovrebbe riaprire. Con un'incognita di non poco conto: l'orario di apertura, che molto probabilmente non sarà a tempo pieno, a causa della scarsità del personale dei servizi bibliotecari del Comune.

Una prospettiva che non va giù a Rifondazione Comunista, Sinistra Italiana e Spezia Bene Comune, che annunciano una serie di iniziative per riportare al centro dell'attenzione il tema della cultura, a cui dovrebbero partecipare anche figure di levatura nazionale. Si comincerà sabato prossimo, con un volantinaggio davanti alla biblioteca Beghi.

"Da oggi inizia un percorso di queste tre forze politiche sulla cultura in senso ampio - spiega il consigliere comunale di Spezia Bene Comune Massimo Lombardi - Sulle biblioteche e sullo stato delle periferie. Troppo spesso nel bilancio comunale la cultura è all'ultimo posto: bisogna invertire la tendenza".

Al centro delle preoccupazioni del fronte a tre della sinistra anche i ranghi ridotti del personale delle biblioteche: "Negli anni c'è stata una notevole riduzione del personale qualificato, che oggi è all'osso - fa notare Lombardi - Alla Beghi ci risulta che ci sia soltanto una figura con specifica qualifica".

Investire nella cultura per creare nuovi posti di lavoro: questa la strada invocata dalle tre forze politiche. "La chiusura della Mazzini è la dimostrazione del fallimento della politica culturale di questi anni - accusa Giacomo Pregazzi, segretario provinciale di Sinistra Italiana - Non è una questione di coperta corta, ma di scelte politiche. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa l'assessore alle politiche giovanili Giulia Giorgi, che appena nominata aveva detto che avrebbe portato in alto la voce dei giovani spezzini".

"Mentre la biblioteca Mazzini è chiusa e non si conosce il destino della Dialma Ruggiero, l'amministrazione spende 200 mila euro per le luminarie del prossimo Natale. Una follia. Questa amministrazione fa della cultura uno spot", rincara Jacopo Ricciardi, della segreteria regionale di Rifondazione Comunista.

Anche l'eventuale impiego di volontari nella gestione delle biblioteche, auspicato dall'assessore alla cultura Paolo Asti, non viene accolto positivamente.

"La dichiarazione di Asti sul volontariato è particolarmente grave - aggiunge Pregazzi - Si vuole scaricare sui volontari un servizio che dovrebbe essere a carico del Comune".

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