"Castelnuovo, Luni e Arcola venduti allo Sprar". L'accusa è di Forza Nuova, che stamattina si è ritrovata con una decina di militanti in via Veneto, sotto la prefettura, per protestare contro il progetto di accoglienza dei rifugiati approvato dai consigli comunali di Castelnuovo, Luni e Arcola. I tre comuni guidati da giunte di centrosinistra, infatti, recentemente hanno chiesto al ministero dell'Interno di poter accedere ai fondi per la realizzazione di uno Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati). Sarebbero ventuno i richiedenti asilo da ospitare: otto a Castelnuovo e Luni e cinque ad Arcola. Una prospettiva che ha fatto insorgere non soltanto Forza Nuova. Che questa mattina ha depositato una richiesta formale perché il prefetto sospenda gli atti di indirizzo approvati dai tre consigli comunali.
"Sappiamo che non rientra strettamente tra le prerogative del prefetto - ha detto Andrea Moretti, della direzione nazionale di Forza Nuova - ma a volte bisogna spingersi più in là. Cerchiamo di richiamare l'attenzione sulle scelte scellerate di queste amministrazioni, che già ospitano migranti. La spesa per l'allestimento dello Sprar vorremmo che fosse destinata al sociale".
Forza Nuova punta il dito anche contro le sigle che identificano i vari centri di accoglienza dei migranti: Cpsa, Cda, Cara, Cid, Cie, Cpr, Sprar. "Sigle in cui i cittadini nemmeno si raccapezzano", accusa Moretti.