Sono 21 in tutto i richiedenti asilo che saranno accolti dai tre comuni: otto a Castelnuovo, otto a Luni e cinque ad Arcola. Un progetto che va a coinvolgere diverse amministrazioni le quali, dopo una richiesta al ministero dell'Interno, potranno accedere ai fondi per lo sprar, ovvero un tipo di accoglienza dalla durata di tre anni che tratta di integrazione.
Insomma i comuni andranno ad accogliere persone che hanno già iniziato un percorso e lo continueranno nella provincia spezzina, in particolare si tratta di una sorta di "accoglienza di secondo livello". Ma come funziona lo sprar? "Si presenta una domanda- ha spiegato il sindaco Daniele Montebello, durante il consiglio comunale di ieri sera- in cui si spiega che cosa vogliamo fare per tre anni: si scende nel particolare e si spiega obbligatoriamente come si intende procedere con l'accoglienza e quali sono i progetti di integrazione". " Si tratta di un'accoglienza seria- dichiara sempre Montebello- poi si attiva una clausola di salvaguardia per i comuni che attivano lo sprar".
Ma perché i 3 comuni hanno deciso di aderire? "Beh per diverse ragioni- spiega sempre il Sindaco di Castelnuovo Magra- ma è un sistema di tutela maggiormente locale, quindi più controllabile dai singoli comuni".
In questo modo i comuni hanno accesso al fondo nazionale stanziato per questa operazione, con cui potranno sostenere il 95% delle spese di accoglienza, l'altro 5%, invece, è a carico dei comuni.