Questa mattina il Commissario straordinario della Provincia della Spezia Marino Fiasella ha ricevuto una delegazione di lavoratori e rappresentanti della Filcams Cgil in sciopero sotto il Palazzo del Governo.
La delegazione (composta da Antonella Bilardi, Segretaria provinciale Filcams Cigil, Lorenza Baudone, RSU Ipercoop Sarzana, Massimo Cirivello, Delegato Autogrill, Silvia Cettinelli, Delegata Stefan, Federico Filippi, RSU vigilanza Coop Service e Loredana Taddei, Delegata Appalto Pulizie Acam) ha illustrato a Fiasella le motivazioni dello sciopero: la contrarietà rispetto alle liberalizzazioni selvagge e alla precarietà, alla riforma del mercato del lavoro, all'attacco all' art. 18 ed alla riforma delle pensioni. Al centro della proposta sindacale, in sciopero su tutto il territorio nazionale, ci sono invece la lotta all'evasione fiscale, al lavoro sommerso e la necessità di una politica di redistribuzione fiscale. Durante l'incontro i rappresentanti sindacali hanno sottolineato inoltre la crisi occupazionale che caratterizza il nostro territorio definendola "emergenziale" sia in termini di diritti che di diminuzione dei posti di lavoro.
"Credo anche io - ha detto Fiasella - che l'estrema precarizzazione del mondo del lavoro non abbia creato nuovi posti di lavoro ma soltanto indebolito i diritti. Il nostro Paese ed il nostro territorio non reggono più in termini sociali. Rispetto a questo credo sia assolutamente giusto perseguire una politica di riduzione dei sprechi ma il rigore da solo non basta. C'è necessità di produrre di più e riflettere sul modello di sviluppo che vogliamo. Quello attuale si nutre di illusioni successive perchè non è in grado di aumentare la capacità di consumo e, di conseguenza, non ridistribuisce equamente la ricchezza. Esprimo solidarietà ai lavoratori in sciopero, a coloro che vivono il mondo del lavoro con precarietà e a coloro che perdono il posto. Il mio impegno è infine quello di rivolgere un appello al Governo e scrivere una lettera per chiedere che si ponga attenzione rispetto ai temi della precarietà, in un'ottica lungimirante di sviluppo che sappia far crescere la nostra economia di pari passo con i diritti dei lavoratori. Calpestandoli, non si cresce."