«Questa mattina gli esponenti del Pd che hanno manifestato fuori dal San Bartolomeo erano pochi e con le idee confuse. Infatti continuano a confondere il declassamento con la razionalizzazione, voluta per altro dal decreto ministeriale 70/2015 approvato anche dal Partito Democratico, e pur di comparire sui giornali non esitano a fare terrorismo psicologico nei confronti dei malati. Lo ripeto ancora una volta: i servizi al cittadino non cambieranno». Lo ha dichiarato Costantino Eretta (Lega), commentando la manifestazione di questa mattina del Partito Democratico, e rispondendo alle dichiarazioni del capogruppo Pd in Regione Giovanni Lunardon, e del suo vice Juri Michelucci.
«Nel piano sociosanitario regionale - spiega Eretta - il San Bartolomeo è concepito come un centro di eccellenze specialistiche, e come tale sta svolgendo un’ottima funzione, che nei mesi a venire sarà valorizzata maggiormente. Il dialogo col territorio, poi, è stato finalmente ricucito dopo la cacciata della Giunta Cavarra, che ha sempre preferito rifiutare ogni confronto con l’ente regionale in nome di un’opposizione politica miope e radicale. Chi, come Michelucci, parla di situazione drammatica mistifica la realtà, preferendo la bagarre mediatica al riconoscimento del valore del sistema ospedaliero locale. Anche il pericolo di una privatizzazione selvaggia è uno spauracchio che il Pd agita dal 2015 con scarso successo, perché i cittadini non ci hanno mai creduto e, sicuramente, non ci crederanno ora che la credibilità del Pd è ai minimi storici».