Depotenziamento del nosocomio sarzanese in concomitanza con le risapute problematiche del vetusto Sant’Andrea spezzino e del preoccupante stallo nell’avvio dei lavori per la nuova struttura ospedaliera del Felettino. Questa mattina presidio con raccolta firme del Partito Democratico all’ingresso del San Bartolomeo, prima tra le iniziative che seguiranno in tutti i Comuni della Provincia.
“In questi ultimi mesi abbiamo assistito al declassamento di chirurgia ed al mancato rinnovo del suo Primario, all’accorpamento di radiologia, alla mancata apertura di dialisi, al mancato completamento per l’Irsa, alla creazione di uffici per dirigenti nei locali predisposti per day-hospital oncologico – recita il volantino distribuito al presidio – ma non solo... scandali, inchieste, mancanza di personale, problemi strutturali: ora basta! Il San Bartolomeo deve essere valorizzato, non declassato”. Il presidio è iniziato come programma alle 8.30 ed è proseguito nelle ore di maggiore afflusso sino alle 11, raccogliendo consensi tra i passanti e riamalgamando, almeno in parte, le forze di centrosinistra.
In prima linea il Consigliere regionale Juri Michelucci, che ha già pronta un’interrogazione da presentare alla Giunta Regionale: ”In questo difficile momento per i pazienti dell’Asl 5 privare ancora di strutture d’eccellenza il nostro Ospedale invece di valorizzare le sue enormi possibilità – spiega - è una cosa illogica e pericolosa, e contribuisce ulteriormente al “costoso” fenomeno di migrazione verso le realtà sanitarie confinanti. Alla luce dei ritardi del Felettino, il San Bartolomeo potrebbe e dovrebbe diventare il punto di riferimento dell’intera Sanità spezzina” – ha concluso.
A rincarare la dose di Michelucci le parole del Capogruppo del Pd sarzanese, Daniele Castagna: “Un presidio come primo segnale necessario perché i primi tre anni di Governo regionale hanno ampliato le carenze e le criticità già esistenti. Dal 2015 in poi sono state create solo sovrastrutture inutili e costose, come “Alisa” (l’Azienda Sanitaria della Regione Liguria), mentre i problemi dei cittadini (servizi, liste di attesa e fughe) passano completamente in secondo piano – ha concluso – a fronte dei proclami tanto sbandierati della Regione non è seguito nessun miglioramento”.
L’iniziativa è partita dall’Unione comunale Pd Arcola il cui segretario, Carlo Canese, era presente al presidio. Insieme a lui il regionale Juri Michelucci, Giovanni Lunardon segretario regionale PD, l’ex Sindaco Alessio Cavarra, il Consigliere Daniele Castagna, l’ex Consigliere Paolo Zanetti ed il segretario generale della Uil Liguria, Marco Ghini. Hanno aderito forze politiche, sindacali e associazioni; Sinistra Italiana – Possibile - Cgil – Uil – Arci- Uisp – Camera del lavoro di Sarzana – S.O.S Sanità Spezzina. Sono passati a portare la loro testimonianza al presidio anche il Consigliere comunale, Federica Giorgi (M5S) e Valter Chiappini (Associazione Sarzana in movimento).
Non sono mancate le defezioni al presidio, e le critiche via social e comunicati verso le responsabilità delle passate Giunte regionali e comunali, considerate in parte responsabili della situazione odierna nelle passate gestioni Burlando/Montaldo. Si registrano quindi le assenze preannunciate dei Consiglieri regionali Battistini e Pastorino (Rete a Sinistra / Liberamente Liguria), di Lorenzo Forcieri (Avantinsieme), di Paolo Mione (Sarzana per Sarzana) e della onlus Cittadinanzattiva.
La richiesta che viene dai detrattori dell’iniziativa è chiara: il Partito Democratico deve prima di tutto riconoscere gli errori fatti precedentemente, ed ogni iniziativa sull’importante tematica deve uscire da un comune documento progettuale di tutte le forze che denunciano tale problematica, per arrivare ad una proposta ampia sulla Sanità-
“L’Ospedale deve essere valorizzato per il bene dei cittadini, e non del Pd – dichiara Castagna – possiamo fare anche autocritica perché la situazione negli anni precedenti non era già più rosea, ma ora dobbiamo lavorare tutti assieme per fermare questo programma di sfascio avviato dalla Regione – ha concluso – lancio un appello anche alla nuova Giunta comunale sarzanese: prendano anche loro posizione sul depauperamento del San Bartolomeo, ragioniamo tutti insieme e tutti insieme facciamo ascoltare le nostre voci in Regione”.