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Piano rifiuti, il PCI chiede il coinvolgimento dei cittadini In evidenza

"Non siamo disposti ad accettare decisioni calate dall'alto".

La situazione che si è venuta a creare dopo l’ultima seduta del consiglio provinciale di lunedì svoltosi tra l’incoscienza del centro destra e l’ambiguità del Partito Democratico che si è presentato ancora una volta a ranghi ridotti, non risolve certamente i problemi inerenti lo smaltimento dei rifiuti nel nostro territorio e crea sempre meno fiducia nei confronti delle amministrazioni locali.

Quando si trattano certi argomenti è sempre bene ricordare che sul nostro territorio molti sono i luoghi e le persone che nel tempo sono stati sacrificati ed hanno subito i vari tentativi di risoluzione del problema: le discariche, da Pitelli in poi, le strutture ancora oggi esistenti per la diversificazione, la lavorazione e la valorizzazione (ad oggi nessuno sa bene per chi) dei rifiuti urbani.
Questi luoghi, queste persone hanno già dato e non possono ancora una volta essere penalizzate. La mancanza di volontà da parte della provincia di coinvolgere in un’opportuna discussione i comuni del territorio fa emergere un nuovo metodo di lavoro inadeguato e poco democratico. Il nuovo criterio per decidere le modalità di gestione e le quantità del biodigestore rimarcano infatti il tentativo di far passare tutto sopra la volontà popolare rinunciando a dare un’informazione corretta e non ricercando partecipazione e confronto.

Considerando che anche in passato alcune amministrazioni locali hanno sofferto e peccato, anche se in maniera meno drastica, di difetti analoghi come la diffusione di poca informazione e la poca ricerca di partecipazione; come PCI vorremmo cercare di contribuire alla discussione ponendo alcuni quesiti:
- come sta procedendo l’accordo Acam-Iren?
- i comitati di controllo territoriale all’interno dello stesso accordo sono stati costituiti?
- come mai nei siti di Boscalino e di Saliceti i dipendenti di Acam sono sempre meno presenti a differenza dei dipendenti Durner sempre più presenti?
- Gli esuberi ed i lavoratori Acam che fine faranno?
- come mai nel periodo in cui la raccolta differenziata pare in aumento, nella nostra provincia e sull’intero territorio regionale occorre aumentare la capacità del biodigestore?

Riguardo i suddetti quesiti intendiamo esprimere le nostre opinioni sia come forza politica che come cittadini dei territori sopraindicati. Non saremo disposti ad accettare decisioni calate dall’alto senza poter esprimere la nostra posizione su problemi e su posizioni politiche che hanno portato a svalutare e poi a liquidare un patrimonio pubblico come Acam.

PARTITO COMUNISTA ITALIANO
Federazione della Spezia

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