Il Sant’Andrea della Spezia ormai è, dal punto di vista strutturale, fatiscente.
Negli ultimi 10 anni gli investimenti sull’ospedale civico spezzino sono stati numerosi e gli importi consistenti.
Oltre al milione di euro per le spese in programma fino al 2020, la Regione e lo Stato hanno finanziato interventi per quasi 14 milioni di euro.
La ASL5 ha provveduto con propri fondi o mutui a finanziare opere per altri 5 milioni circa.
Sul Sant’Andrea sono stati spesi, dunque, circa 19 milioni per messa a norma, la ristrutturazione o l’implementazione dei servizi.
Nonostante ciò però la struttura mostra tutti i limiti della sua età avendo ormai raggiunto la soglia limite.
Ciò è dimostrato anche dalle dichiarazioni dello stesso Direttore Generale Conti che in audizione in Commissione regionale Sanità parlava di interventi di ristrutturazione sui quali spesso si deve tornare più volte, con un aggravio di spesa considerevole, proprio perché il Sant’Andrea non ha più la capacità di reggere.
Non sono dunque un caso le innumerevoli infiltrazioni d’acqua sia dal tetto che dagli impianti; le pavimentazioni appena posate che progressivamente si scollano creando problemi di sicurezza; gli
ascensori che si guastano con frequenza impressionante e gli impianti di condizionamento che hanno capacità ridotte.
In questo quadro il Nuovo Felettino si colloca dunque come nodo strategico.
Ma la realtà è impietosa. Il cronoprogramma costruttivo si sviluppa dal 2015 al 2020 anno in cui il Nuovo Felettino dovrebbe essere ultimato per poi aprire al pubblico nel 2021.
La Pessina Costruzioni continua a smentire qualunque ipotesi di ritardo ma la verità è che siamo oltre la metà del 2018 e il cantiere non è ancora praticamente partito.
Condensare in 1 anno e mezzo i lavori previsti e programmati su 5 anni non è improbabile è una missione che va oltre l’impossibile.
È per questo che abbiamo provveduto a depositare un Accesso agli Atti urgente per avere il contratto tra ASL5 e Pessina Costruzioni; il capitolato speciale d’appalto dove sono definiti, nel dettaglio, tutti gli aspetti realizzativi, le penali e le clausole rescissorie; i pagamenti finora eseguiti in relazione allo stato di avanzamento lavori.
A noi più di qualcosa non torna e vogliamo vederci chiaro perché è necessario valutare bene ogni aspetto di quel cantiere con tutte le relative eventuali responsabilità.
Pretendiamo, inoltre, non certo dall’impresa costruttrice ma da chi governa la Regione che si assuma la responsabilità di dire agli spezzini quale sia la realtà, fissando, nel caso, una nuova data di consegna del nuovo Ospedale, revisionando il cronoprogramma, mettendo in campo le eventuali penali previste e prevedendo nel frattempo un utilizzo più efficiente, anche dal punto di vista organizzativo, delle strutture ospedaliere esistenti.
Francesco Battistini
Consigliere Regionale
Rete a Sinistra/liberaMente Liguria
