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Sarzana: ripercorriamo la notte del ballottaggio (video) In evidenza

 di Alessio Boi- Dallo spoglio ai festeggiamenti sotto il comune del centrodestra. Tutti gli highlights della notte elettorale sarzanese.

 

Da un lato i festeggiamenti e le urla di gioia all'Hotel Santa Caterina. Dall'altro i silenzi e la delusione nella sede del Partito Democratico in Piazza Matteotti. Da una parte le esultanze del centrodestra ogni volta che i risultati erano favorevoli al neosindaco Cristina Ponzanelli, dall'altra gli esponenti del Pd sarzanese iniziavano a lasciare la sede uno dopo l'altro. Queste sono state le scene che hanno segnato i primi attimi dopo la chiusura delle urne e l'inizio dello spoglio. Ci si aspettava un testa a testa, una battaglia a colpi di seggio, dove fino all'ultimo non si sarebbe saputo chi dei due candidati avrebbe preso palazzo Roderio. Ma la coalizione di centrodestra ha iniziato a stappare bottiglie già all'Hotel Santa Caterina, dove i compagni di squadra della sindaca seguivano lo spoglio: già da subito il vento del cambiamento sembrava aver spazzato via il rosso da Sarzana, visto che dopo una decina di seggi c'erano già 500 voti di scarto tra i due candidati.

Quando si sono raggiunti i mille voti di vantaggio da Cavarra (più o meno dopo 20 seggi) la Sala Conferenze dell'hotel si è trasformata in una grande festa: tutti in piedi, cori, applausi, in attesa dell'arrivo di Cristina Ponzanelli che seguiva lo spoglio da un'altra parte. Una ventina di minuti dopo la mezzanotte, la nuova sindaca varca la soglia dell'hotel e, con la voce tremolante, saluta i suoi sostenitori e si prepara per dire le sue prime parole da eletta. Dopo la conferenza tutti di corsa in Piazza Matteotti per festeggiare sotto il comune, dove già, ad aspettarla, c'erano circa 200 persone, con tanto di spumante e fuochi d'artificio.

È partita da via Bertoloni l'ultima sfilata del centrodestra prima dell'ingresso nel palazzo: avanzavano dalla via verso il comune come tifosi di una squadra di calcio. L'Assessore Regionale Giacomo Giampedrone davanti come capo ultrà, dietro tutto il gruppo con bandiere e trombe. In mezzo Cristina Ponzanelli che, con un sorriso forse ancora incredulo, quello di chi è riuscito a realizzare un sogno, abbracciava tutti i suoi sostenitori mentre si avvicinava alla porta di palazzo Roderio. Ma era chiusa e ha rischiato di rovinare la festa al centrodestra. Non si poteva entrare dentro il comune, e questo fatto ha scaldato un po' gli animi di tutti: la coalizione voleva entrare. Dopo una ventina di minuti di attesa i Carabinieri hanno permesso al gruppo di entrare nel palazzo per finire i festeggiamenti. Lì dentro, l'ultimo discorso della serata della neoeletta, con l'appuntamento alla mattina seguente. Ma ancora la festa non si era conclusa: fino a tarda notte candidati al consiglio comunale, sostenitori e simpatizzanti sono rimasti a fare foto di gruppo in Piazza Matteotti, liberando la zona solo dopo le 3 di notte.

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