Musica, video dedicati, applausi prolungati e passione hanno accolto Alessio Cavarra, Dario Nardella, sindaco di Firenze, ed Enzo Guccinelli. Obbiettivo comune: l'appartenenza, l'orgoglio cittadino ed il rispetto per la città: "Non riportiamo Sarzana al 2013, non rendiamo vani i sacrifici fatti in questi 5 anni, contro la barbaria ed il qualunquismo rimaniamo uniti a difesa della nostra storia e della nostra cultura. Contro gli slogan e le sirene, niente di meglio che serietà e risultati".
A fare gli onori di casa è Alessio Cavarra che sul palco prende la parola per tranquillizzare il suo popolo: "Molti di voi saranno disorientati nel vedere tante forze in campo per queste amministrative, una campagna elettorale mai prima così numerosa, confusa e strumentalizzata – esordisce Cavarra - addirittura c'è chi pensa che Toti sia il candidato sindaco di Sarzana per il centrodestra, mai visto prima mentre ora il suo bel faccione appare d'ovunque. Abbiamo anche avuto l'onore di ammirare Salvini in piazza Matteotti, con scarsi risultati tra l'altro. Quante promesse e quante bacchette magiche schierate, un via vai di personaggi prima sconosciuti. Bene, lasciamoli lavorare nel tentativo di piazzare l'ennesima bandierina, noi abbiamo scelto di seguire solo i cittadini e di perseguire la storia e la cultura che da sempre ha contraddistinto Sarzana. La testimonianza dei Sindaci di città d'arte come Firenze, Bologna e Milano sono a dimostrazione del nostro bagaglio culturale e dei nostri ideali".
Guccinelli scende in campo da protagonista ed attacca duramente le nuove compagini ed i vecchi trasformismi: "Voglio essere protagonista di questa campagna dura e difficile, ma che possiamo vincere assicurando alla città una corretta guida democratica. In un momento in cui anche il nostro "marchio" è ora in crisi, come è in crisi la politica tutta, dobbiamo rimanere uniti per salvare la dignità di Sarzana e dei sarzanesi. Ho fatto il Sindaco di questa città e so quanto sia difficile governare e quanto governare oggi sia ancora più difficile, ma Alessio è riuscito nel suo duro compito e deve proseguire per assicurare un futuro a Sarzana – ed inizia ad attaccare - pur di batterci sono disposti a tutto, ma noi abbiamo i fatti, loro solo le chiacchere, mai avrei immaginato di leggere sui giornali: "Se vinco io vi assicuro 6 milioni di euro", mai avrei immaginato di vedere candidata per il centrodestra una neofita che era pure nostra simpatizzante. Solo processi trasformistici in corso per sete di potere, rivalse e falsi civismi. Mione è stato con noi in ruoli di primo piano per dieci anni, ammantarsi di civismo tardivo ed arruolare anche persone di estrema destra ha solo un nome: trasformismo – e conclude tra gli applausi - due progetti trasformistici studiati a tavolino per andare al ballottaggio già concordi su immediate alleanze. Altro che cambiamento, questo è il peggior volto della vecchia politica tanto criticata".
Cavarra ripercorre brevemente la legislatura: "Abbiamo lavorato 5 anni in un momento di crisi eccezionale, ciononostante siamo riusciti a fare molto. È stato fatto tutto? Si poteva fare di più? No, non in questa situazione. Certo, potevamo non investire nelle scuole e far finta di niente, potevamo non risanare il bilancio e rimandare, tappare buche nell'asfalto ed ovviare i veri problemi. Ma abbiamo dato priorità. Gli altri possono criticare ma non dire che potevano fare di meglio – ed aggiunge - volete le promesse e le irrealtà? Non da noi, noi lavoriamo sulla realtà. Le bacchetta magica non esistono, la coperta è corta e governare è difficile. Rispetto agli altri abbiamo idee e programmi concreti su tutto, compreso sulla sicurezza da altri tanto sbandierata ma solo con slogan e immagini deprecabili della nostra città – si avvia poi a concludere - ma i Sarzanesi non sono farlocchi e sapranno distinguere chi premiare, noi, la nostra città, la nostra storia. Alcune questioni devono essere portate avanti e sono già avviate, ma la prima fase indispensabile e reale è stata portata a termine; abbiamo lavorato per seminare ed ora possiamo raccogliere i frutti, cambiare adesso renderebbe vani i sacrifici fatti in questi 5 anni e bloccherebbe tutto. Non credete alle sirene di ogni barbaro tentativo di fermare la nostra città e la nostra cultura, non dobbiamo cambiare adesso e adesso più di prima dobbiamo restare Sarzana".
Il microfono passa poi all'ospite d'onore, Dario Nardella Sindaco di Firenze: "Conosco Alessio da tre anni e condivido con lui i problemi delle città. Sfide difficili, a volte con eredità pesanti e con un patto di stabilità che ha impedito gli investimenti. Non sarei qui a testimoniare se non lo conoscessi veramente, una persona umile, seria e volenterosa che ha lavorato bene in un momento così difficile. Avete tanti candidati vedo, tante liste tra cui diverse di sinistra a frammentare ancora, chiedetevi come è possibile dividersi in questo momento storico in cui il qualunquismo ed il razzismo proliferano. Ma qui c'è una persona che può dimostrare quello che ha fatto, e fatto in piena onestà. Trovo offensivo per voi che qualcuno venga da fuori a promettere carità in caso di vincita, questo non serve a Sarzana, per la città è indispensabile il giusto proseguo dell'ottimo lavoro portato avanti. Una città piccola come questa che è riuscita a portare qua anche un sommo come Boeri. Beh, bisogna congratularsi con Alessio, con cui siamo già al lavoro per inserire la città nel comitato nazionale per le celebrazioni Dantesche – prosegue - questa legislatura deve proseguire, promuoviamo questa città anello di congiunzione tra la Liguria e la Toscana, Sarzana crescerà ed i toscani vi seguono con grande simpatia ed amicizia. Questa non è la campagna elettorale per il Governo italiano ma per scegliere quella persona che vi accompagnerà tutti i giorni per 5 lunghi anni – e conclude - chiudo con una parola: Rispetto. Rispetto per i sarzanesi e l'importante storia di Sarzana, quella che nessuno deve permettersi di offendere ed infangare per un semplice senso di conquista".