Leggiamo che siamo nuovamente punto e a capo con le concessioni per le spiagge libere e libere/attrezzate di Marinella, situazione che, tristemente si rincorre da tre anni. Guarda caso da quando l’amministrazione ha messo in piedi il “piano spiagge” che favorirebbe in modo vergognoso i privati.
Qualcuno ha affermato che la colpa sia del fatto che il P.U.D. è fermo per il ricorso al TAR, ma al T.A.R. è invece fermo il "Piano spiagge". Ma è giusto citare il P.U.D., che è Pronto dall'Ottobre 2016, dopo due passaggi in Commissione congiunta Affari Istituzionali e territorio e volutamente tenuto fermo dall'Amministrazione che non l'ha mai portato all'approvazione del Consiglio comunale.
Approvare il P.U.D. significava poter andare alle concessioni in tempo utile perchè le spiagge libere e libere attrezzate sono regolamentate dallo stesso P.U.D., la cui sigla sta per "Progetto di Utilizzazione delle aree Demaniali Marittime". Notate bene: AREE DEAMANIALI MARITTIME, quindi le spiagge che oggi sono delimitate dalla linea demaniale e non le "aree private retrospiaggia".
Il PUD, cioè, imporrebbe che le strutture (chioschi) di servizio alle spiagge libere e libere/attrezzate previste dalle normative, insistessero sull'area demaniale e non su quella privata.
Nel primo caso il Comune potrebbe assegnare annualmente la concessione delle spiagge libere e libere/attrezzate direttamente, nel secondo caso, invece, si favoriscono due soggetti privati: la proprietà privata (Marinella Spa), che in attesa di vendere la striscia retrospiaggia, enormemente rivalutata da quella che, secondo noi e senza verifica di smentita, è l'erronea definizione della linea demaniale, la affitta, e il Consorzio che ha ottenuto l'uso che cede poi ai gestori dei chioschi.
L'assenza del P.UD., oltretutto, priva l' Amministrazione della possibilità di ottenere, con una partita di giro, il finanziamento pari al 100% dei canoni demaniali che gli stabilimenti pagano alla Regione e che dovrebbero, così, tornare al Comune per la manutenzione delle spiagge. Siamo intorno agli 82.000 €. Non un’enormità, ma di questi tempi una bella cifra comunque.
Bravi! E' così che si fanno gli interessi della collettività?
E quello che ci sconforta è che non c'è una forza politica, che corra per conquistare il Comune, che denunci questa cosa tranne noi di Sarzana in movimento che lo facciamo da tempo.
Chissà che ora, come spesso è successo, gli altri accorrano per cercare in campagna elettorale di prendere le anguille dopo che altri hanno tirato su il sasso col loro lavoro.