“Il nostro ospedale ha potenzialità importanti in ogni reparto. Nonostante le difficoltà sia in termini di organico sia di mezzi, in questi anni si è riusciti a sopperire grazie alla grande professionalità e all'amore per il lavoro che hanno dimostrato tutte le persone impegnate in questi reparti a curare e a dare sollievo alle persone. Spesso si fa disinformazione: i problemi ci sono ma è altrettanto fondamentale valorizzare questo presidio e le persone che lo rendono tale”, ha dichiarato Cavarra.
L'occasione è stata però quella per fare il punto della situazione su alcune questioni centrali, come i tempi di realizzazione del nuovo ospedale del Felettino alla Spezia.
“Dai dirigenti dell'Asl 5 purtroppo non abbiamo ricevuto risposte sufficienti su questo punto. Dobbiamo capire una volta per tutte quando veramente sarà non solo pronto ma anche operativo il nuovo ospedale, predisponendo un piano di intervento che renda il San Bartolomeo la struttura idonea ad assumere un ruolo di 'supplenza' in questa fase. Evitando di attuare nuovi investimenti e interventi sull'edificio del Sant'Andrea che di fatto tra qualche anno non avrà più una funzione sanitaria. E' sbagliato utilizzare risorse pubbliche in questo modo. L'ospedale di Sarzana può svolgere un ruolo chiave in questa fase, ha spazi sufficienti per farlo e che potranno essere facilmente utilizzati in tal senso”.
Cavarra ha chiesto delucidazioni anche sui tempi di partenza per l'apertura del day hospital oncologico e del reparto di dialisi, da mesi pronti ma per la cui partenza manca solo la firma della direzione generale. “Anche in questo caso i dirigenti non hanno potuto dare spiegazioni sufficienti a questa situazione di stallo, Maggiori indicazioni – aggiunge Cavarra – ci sono state fornite invece sulle carenze di personale, tema sul quale si registra un forte ritardo. Nel 2017 sono stati oltre 40 i pensionamenti. Bisogna accelerare le assunzioni. C'è una carenza di medici in quasi ogni reparto, ma c'è necessità anche di profili professionali tecnici”.