Probabilmente la foga elettorale sta cominciando a far perdere la bussola ad alcune persone. Il raddoppio e poi la terza lista assommate alla lista madre di Sarzana per Sarzana ci inducono a pensare ad una sorta di fregola da candidatura che sta pervadendo la costola appartenuta al vecchio PD. Il dover imbarcare gente su gente per poter controllare di più l'ambito elettivo della città ha come liberato il freni inibitori ai loro dirigenti eliminando ogni remora ed ogni sia pur semplice valutazione nella scelta dei candidati. Non stupisce più di tanto la presenza in pole position di Battistini, vorticante e multipresente ex grillino che si propone per un posto di consigliere comunale, quando la sua carica di consigliere regionale gli dovrebbe suggerire di non ingozzarsi più di tanto nella ricerca di careghe in soprannumero. Dove sono finiti i vari propositi progressisti sul numero delle cariche o sulla politica politicante che dovrebbe scomparire nei rapporti tra chi si candida e i cittadini?
Ma si sa, stiamo vivendo un momento di basso impero dove, al di là dei barbari che copiosi stanno calando dal Bracco e dal Termo, si assiste ad un rimescolamento dei principi, ad una diluizione dei valori, ad un ribaltamento degli schemi tali che ogni certezza è diventata aleatoria e sfuggente.
Il risultato è che la sinistra giustifica la destra e viceversa in una rincorsa ad accaparrarsi il candidato di turno senza minimamente rendersi conto con chi o con che cosa si abbia a che fare. Importa solo la rapidità d'azione, l'ingrossamento dei ranghi e la voce grossa per urlare ai quattro venti. Quando ci si rende conto che qualcosa non va, come nel caso recente dell'agente immobiliare Pretolani, arruolato in una delle innumerevoli liste gemelle di Sarzana per Sarzana, beccato, a detta del giornalista, con le mani nella marmellata fascista spalmata sul suo profilo facebook, ci si stupisce che le cose non collimano più. Purtroppo quello che stupisce veramente sono le argomentazioni scelte dai dirigenti della multi-lista sarzanese che, adottando il momento sopracitato, vorrebbero convincerci che "la candidatura di Pretolani non vuol dire che le nostre idee siano di destra, ma che il nostro progetto sia convincente anche per persone non di sinistra“. E' veramente interessante notare, al di là del bel lavoro affabulatorio (leggasi arrampicarsi sui muri), come emerga un ragionamento dal quale si nota, in prima istanza, che al candidato interessa poco dove si candidi pur di poterlo fare (sono di destra ma la loro sinistra mi va bene lo stesso), mentre i responsabili della lista sono consapevoli di fare una politica di “sinistra” tale da poter imbarcare anche chi di sinistra non è.
Siamo dunque in presenza di una tazza di zabaione buona per tutti, anche se non sappiamo da dove vengono le uova, lo zucchero o il marsala.
Altre due frasi, in rapida successione, fanno da corollario a quanto stiamo dicendo.
La prima: ”Noi esami del dna non ne facciamo, non va bene”. Non si tratta ovviamente di instaurare un ufficio della Stasi o della Gestapo, ma un minimo di accortezza e di semplice buon senso aiuterebbe se non si fosse però obnubilati dalla sindrome delle candidature e nell'avere una proposta politica così “adattabile” per ogni stagione e per ogni cittadino.
La seconda, lo dobbiamo dire, ci fa più rabbrividire: ”se i nostri elettori vogliono votare qualcuno di sinistra, hanno a disposizione 47 candidati su 48”. Siamo alla politica da negozio. Una ricca dotazione di scelte ad hoc per ogni desiderio, preferenza, soprattutto rivolta alle persone “normalmente di sinistra”, ma se qualche eccentrico desiderasse qualcosa fuori dal comune, siamo in grado di accontentarlo lo stesso. Il cliente prima di tutto.
Eppure basterebbe tenere a mente (come facciamo noi di Sarzana in movimento) i principi della nostra Carta Costituzionale. Tutti noi candidati ci siamo incontrati prima di diventare tali, abbiamo discusso dell'esigenza di una proposta che affondasse le proprie radici in qualcosa che fosse condiviso e comune a tutti e ne abbiamo ratificato i termini. Categorie come eguaglianza, libertà e solidarietà trovano, nella loro applicazione, la necessità di uno sforzo, di un impegno e di una fatica che non possono essere messi in secondo piano a scelte strumentali, occasionali o affrettate.
Se sono tempi di improprie commistioni, di errate giustificazioni della storia o di pressapochismo elettorale noi di Sarzana in movimento ne stiamo fuori, convinti che coerenza e trasparenza siano gli strumenti utili da proporre a tutti i cittadini, e non solo quando arrivano le elezioni.
L’ideologia l’ideologia
malgrado tutto credo ancora che ci sia
è la passione l’ossessione della tua diversità
che al momento dove è andata non si sa
dove non si sa dove non si sa.
da Destra-Sinistra(Giorgio Gaber)
Giorgio Giannoni Coordinamento Sarzana in movimento