*
L'intervento sulla stampa locale di un esponente del PD, che critica lo smantellamento della sanità pubblica spezzina, offende - a mio avviso - l'intelligenza dei cittadini.
Ci domandiamo: ma non era forse il PD che ha governato la Regione per 10 anni a partire dal 2005 e quindi anche dal 2008 quando sono iniziate le massacranti operazioni di riduzione del personale e dei posti letto in ASL 5?
Dove erano i Sindaci di questa Provincia - in massima parte sempre del PD - quando le organizzazioni dei cittadini denunziavano questa situazione?
Vediamo cosa ha fatto il governo regionale del PD almeno dal 2008, punto per punto.
Sul personale
La dotazione - non certo da oggi - di personale ASL 5 ogni 10.000 abitanti è pari a 100,02 (a fronte di una media regionale di 153,20 - l'ASL 1, che ha circa la nostra popolazione, ha una dotazione di 122,31).
Sui posti letto
La dotazione di posti letto è pari a 490 posti letto per acuti e 28 per riabilitazione (non contando il don Gnocchi), rispetto ai 660 pl per acuti e 154 per riabilitazione previsti dagli standard nazionali.
Sulle fughe
La ripartizione capitaria delle somme per mobilità extraregionale di ASL 5 (38 mln euro ca.) dimostra che ogni spezzino ha un debito medio per 167,oo euro, mentre gli altri liguri scontano un debito medio "personale" di euro 25,oo.
Sull'utilizzo delle risorse
La cartolarizzazione/"svendita" degli immobili ASL e Regione - destinata a ripianare i debiti pregressi delle AASSLL liguri -. Gli sprechi di denaro pubblico di tale operazione ammontano, ad oggi, ad oltre 20 milioni di euro. La Corte dei Conti ha definito questa operazione "... del tutto negativa per gli interessi pubblici e positiva solo per le casse dell'istituto finanziatore.."(leggi : Banca CaRiGe). La creazione del bacino unico del trasporto pubblico locale conclusosi con un nulla di fatto; operazione che, sempre la Corte dei Conti, definisce : "...un significativo e inconcludente dispendio di tempo e di risorse...".
Sulla gestione privatistica del servizio sanitario
Il caso dell'ortopedia di Albenga (SV) ha portato ad un altro inconcludente spreco di risorse (21 mln di euro) senza raggiungere l'obiettivo che l'allora assessore alla sanita' (PD) si era proposto : diminuire le fughe dei pazienti liguri verso il Piemonte
Questi solo alcuni esempi di quanto ha portato, per i cittadini, la politica del PD al governo della Regione.
E non è certo con i programmi di privatizzazione, posti in essere dall'attuale Giunta regionale, che ci aspettiamo soluzione a questi problemi.
Giusto per essere "bipartisan" e non far torto a nessuno, segnaliamo una questione - tra le tante sulle politiche sanitarie -, sulla quale anche l'attuale Governo regionale segna il passo: la mancata dotazione dei corretti organici di personale sanitario (che vuol dire anche migliore assistenza per i malati) viene sempre giustificata dai limiti di spesa pubblica. Ebbene, sempre come risulta dalla relazione della Corte dei Conti, la Regione Liguria - anche nel 2016 - spende oltre 107 milioni di euro in meno per il personale rispetto a quelli che sarebbero i, pur gia' stringenti, limiti di assunzioni imposti dal Governo nazionale.
Detto ciò, ci permettiamo un suggerimento ad una forza politica che si dichiara "progressista".
Non fate mera polemica (peraltro solo per ragioni "di parte", come emerge dai dati sopra riportati), ma affrontate in maniera incisiva il nodo che attualmente lega le risposte sanitarie alla popolazione : cioè la concreta e trasparente determinazione delle risorse; dove e come sono impiegati i soldi dei cittadini.
Dite in maniera chiara la vostra contrarietà alla gestione privatistica di un servizio pubblico essenziale come quello sanitario, iniziando una concreta opera di mobilitazione contro la immotivata decisione della Giunta attuale di privatizzare ben tre ospedali nel ponente ligure.
Queste, a mio avviso, sarebbero azioni di reale dimostrazione di un cambiamento.
Rino TORTORELLI
vice segretario regionale Cittadinanzattiva Liguria onlus