"Tolleranza zero per i corrotti, e piena fiducia nell’operato della magistratura: le mele marce devono essere rimosse": lo hanno dichiarato i consiglieri comunali della Lega alla Spezia, commentando la notizia dei provvedimenti di custodia cautelare in carcere eseguiti a carico del geometra Lino Salinas e dell’ex funzionario della Spezia Piero Tomà, accusati di corruzione aggravata e continuata per un appalto relativo al rifacimento di piazza Verdi.
"Quando recentemente sono state inquisite alcune persone con l’accusa di corruzione e turbativa d’asta riguardante certi appalti dell’Asl5 - aggiungono i consiglieri del Carroccio - il Pd ha accusato la Giunta Toti e il centrodestra di esserne responsabili politicamente, mentre, in realtà, in quella vicenda il centrodestra non ebbe né una responsabilità diretta, perché la Regione non possiede gli strumenti a disposizione della polizia e della magistratura per scovare i corrotti, né una responsabilità indiretta, perché la procedura di assunzione del dirigente accusato si svolse ai tempi della Giunta Burlando. Oggi, per senso di responsabilità e rispetto verso la giustizia, non intendiamo abbassarci allo stesso livello a cui allora si abbassò il Pd, sebbene quella odierna sia un’inchiesta tutt’altro che estranea al dibattito politico. Infatti colpisce il rifacimento di piazza Verdi: la più costosa opera pubblica della Giunta Federici, e la più accanitamente sostenuta dal centrosinistra. Piuttosto lasciamo che la giustizia faccia il suo corso - concludono gli eletti leghisti - sicuri che chiunque sia responsabile di comportamenti criminosi verrà allontanato dalla macchina pubblica".