Giampedrone saliva sulla ruspa e dichiarava che "obiettivo della Regione è avere il litorale pronto per Pasqua". Obiettivo purtroppo fallito.
Bernava invece dichiarava di voler "evitare la creazione di discariche improprie come accaduto nel 2014". A parte il fatto che il quantitativo di materiale accumulatosi nel 2018 non ha nulla a che vedere a quello del 2014. Allora si trattò di un quantitativo veramente enorme che necessitò di interventi ben più complessi. All'epoca Comune e Concessionari si occuparono di pulire il litorale e di accumulare il materiale residuo dopo la vagliatura nel sito retrostante gli stabilimenti, di proprietà di Marinella spa, mentre la Regione si impegnò a reperire le risorse per lo smaltimento, impegno che venne mantenuto nell'anno successivo dalla Giunta Burlando. Questa volta invece il Comune ha deciso di accumulare parte del materiale presso il sito della Ex Labornaves (non proprio in loco), nelle spiagge libere ai lati del Bagno Tropicana e nei parcheggi dei Bagni Marina, Sergiunca ed Elisa. Non ci pare che sia stato un gran passo avanti e ci piacerebbe capire come definirebbe Bernava tali accumuli di materiale...
Detto questo occorre precisare che il lavoro effettuato nel 2014 fu molto più accurato, soprattutto per quanto riguarda le operazioni di vagliatura della sabbia. All'epoca si usarono macchinari molto avanzati che separavano le varie tipologie di materiale (legna, sassi e sabbia) dopo aver rimosso accuratamente il materiale plastico. La sabbia che usciva dopo tale operazione era pulita e i materiali diversi erano separati dalla sabbia. Oggi invece le operazioni sono molto più superficiali e approssimative. Si lavora con una ruspa che ha una benna vagliatrice e il materiale sabbioso dopo le operazioni non è certo dei migliori. Ci domandiamo peraltro che fine farà la sabbia dopo le operazioni di vagliatura: verrà mica stesa sul litorale? Perché sarebbe veramente un lavoro fatto male, dato che la sabbia si presenta ancora mista a materiale legnoso e di altro genere.
Quanto alle discariche sulle spiagge libere, si tratta di una scelta scellerata e incomprensibile. Non sarebbe stato meglio posizionarlo nella zona retrospiaggia già usata nel 2014? Noi pensiamo di sì.
Per ciò che concerne il ripascimento, non sappiamo quali sono le zone scelte per il ripascimento e quale sarà il materiale utilizzato.
Per ottenere risposte a queste domande, abbiamo presentato un'interpellanza urgente a risposta scritta.
Ma una risposta possiamo già darla noi: gli impegni assunti da Giampedrone e Bernava non sono stati rispettati. Può succedere e non ci sarebbe niente di male se non fosse che i due (oltre a De Ranieri) non perdono occasione per criticare i lavori del passato e polemizzare a sproposito con gli amministratori dei comuni limitrofi. Consigliamo loro un bel bagno di umiltà e una buona dose di senso delle istituzioni. Invece di criticare scorrettamente l'operato degli altri, sarebbe meglio che si concentrassero nel fare le cose a modo e seguendo le procedure corrette. Invece, nel caso della pulizia delle spiagge, il Comune di Ameglia ha scelto una strada che non ci pare del tutto legittima e cioè la divisione dei lavori in tre lotti sotto soglia con affidamento diretto a tre ditte, senza che ci fossero i presupposti per farlo.
I Consiglieri di Insieme per Ameglia