Venerdì 18 e sabato 19 maggio Monterosso ospiterà la terza assemblea nazionale di FCCN (Fusione dei Comuni, Coordinamento Nazionale), un organismo del quale fanno parte pressoché tutti i Comitati pro fusioni tra comuni, presenti ed attivi sul territorio nazionale. FCCN lavora per far conoscere a cittadini ed amministratori l'opzione “fusione tra comuni", coadiuva i comitati locali, mette a disposizione dei Comuni esperti di altissimo livello, è interlocutore del Governo e delle Regioni.
Ed a proposito di regioni, la Liguria non ha, purtroppo, ancora imboccato con decisione la strada della razionalizzazione amministrativa attraverso le fusioni.
Così facendo gli amministratori liguri, rinunciano ad innumerevoli vantaggi, ad ingenti contributi economici, a servizi ed infrastrutture, mentre molte altre regioni fanno l'esatto contrario, Trentino, Toscana, Emilia, Lombardia, Calabria, sono infatti attivissime nei percorsi di fusione. Le conseguenze del disinteresse manifestato da molti sindaci della Liguria, le subiscono i cittadini ed il territorio ed a tutti è ben chiaro lo stato di degrado nel quale versano molti comuni, dell'entroterra in particolare.
Qualche piccolo segnale di risveglio però arriva anche in Liguria, Carpasio e Montalto, due comuni in provincia di Imperia, si sono fusi quest'anno, Aquila d'Arroscia e Borghetto sono a buon punto, mentre a levante, sembra molto vicina la nascita di un solo comune nelle Cinque Terre, si discute di fusione a Carro ed a Carrodano e stiamo registrando segnali positivissimi a Framura ed a Deiva Marina.
È decisamente ancora poco, e pensare che i vantaggi della fusione sono evidenti, significativi, in grado di invertire il trend negativo, frutto di tagli imposti dal Governo, ma anche da evidente deficit di visione degli amministratori.
Prendiamo ad esempio gli appena citati comuni di Framura e Deiva, in caso di fusione i risparmi saranno davvero rilevanti, un solo Sindaco ed un solo Consiglio Comune 30.000 euro risparmiati ogni anno, ottimizzazione delle macchine amministrative con conseguenti nuovi servizi per i cittadini, quasi 5.000.000 di euro in 10 anni dallo Stato, un contributo da quantificare dalla Regione Liguria, la possibilità di utilizzare le proprie risorse in deroga ai vincoli vigenti e quindi investimenti a favore dei cittadini, e molto, molto altro.
Nelle Cinque Terre, l’associazione locale “Cinqueterre un Comune” sta proprio in questi giorni, concludendo la prima fase degli incontri con la popolazione dei vari paesi, per informare, spiegare e discutere faccia a faccia con i cittadini gli indubbi benefici che un’eventuale nascita di un comune unico delle Cinque Terre rappresenterebbe per quel territorio.
In questo caso risulta palese, che gli indubbi benefici economici derivanti da una fusione di comuni passerebbero in secondo piano rispetto all’enorme “peso istituzionale che il nuovo comune verrebbe ad assumere, il quale unito alla possibilità di creare nuovi servizi permetterebbe finalmente a questi bellissimi luoghi di poter programmare il futuro, realizzando progetti di qualunque tipo in prima persona, erigendosi finalmente e realmente a titolare unico di un territorio unico.”
La fusione porterà una significativa SVOLTA nel futuro dei comuni.
A Monterosso, oltre agli adempimenti statutari, presenteremo un disegno di legge volto a migliorare la legge regionale sulle fusioni vigente in Liguria dal 1994 alla presenza di molti sindaci liguri e, se accoglierà il nostro invito, del presidente dell'ANCI Liguria, il sindaco di Genova Bucci. Interverranno sul tema il Prof. Luigino Sergio dell'Università di Lecce, il Prof. Federico Gusmeroli dell'Università di Bologna ed il Prof. Luca Beccaria di Alessandria.
Il progetto che ci accingiamo a costruire intessendo relazioni e convergenze non guarda tanto ai vantaggi immediati - che peraltro la vigente legislazione offre in maniera importante - quanto piuttosto alle prospettive di una reale capacità di governo sul territorio nel medio e lungo termine; è questa la dimensione di lungo respiro sulla quale desideriamo lavorare con lungimiranza e senso di responsabilità. È così che affrontando i problemi delle prossime generazioni riusciremo a dare risposte concrete ed efficaci ai problemi di oggi.
La consapevolezza dell'utilità delle fusioni a livello nazionale è in crescita costante, l'unica preoccupazione è che bisogna fare in fretta, Oggi nel Paese ci sono le condizioni migliori per avviare i percorsi di fusione: risorse certe, leggi statali e regionali incentivanti, pieno rispetto della volontà delle popolazioni coinvolte... quindi "se non ora quando?"
Antonello Barbieri
Presidente FCCN