"Un argomento molto dibattuto nei nostri paesi, dopo l'uscita di un articolo sulla stampa locale, dove il comitato per il Comune Unico nato nelle Cinque Terre circa un anno e mezzo fa, dichiara di aver presentato in anteprima alle associazioni locali il futuro piano di aggregazione. Un placet sofferto, un primo passo dicono i vertici del comitato, verso un prossimo referendum tra i cinque paesi che dovranno esprimere il proprio apprezzamento circa la scelta di avere un unico Sindaco delle Cinque Terre. Quindi una voce comune che sicuramente avrebbe peso nelle future scelte politico commerciali sia in ambito provinciale che regionale.
La scelta fatta dal Comitato dell'Unione dei Comuni di presentare prima di tutto il progetto alle varie categorie di commercianti ha suscitato non poche polemiche al riguardo nei borghi - afferma Nicola Busco, esponente di NOVa i nostri valori, abitante di Monterosso, uscito recentemente dal gruppo per diversità di vedute, che si pone in prima fila in tale polemica.
"Avrei desiderato - spiega - e lo ho più volte detto pubblicamente in riunione, che detto programma fosse da subito condiviso e discusso tra i cittadini, magari tramite una festa popolare tra gli abitanti delle Cinque Terre - Quale migliore cassa di risonanza sarebbe stata istituire la prima festa delle Cinque Terre, una festa organizzata senza fini politici ma esclusivamente a fini di unire solidarizzare e fare coesione tra di noi. Invece si è preferito coinvolgere prima le varie associazioni economico sociali del territorio, e questo mi ha portato a vedere le cose da un'altra posizione.
Se tiriamo in ballo l'economia locale in questo momento molto florida, possiamo pensare che sarà l'economia a tracciare la rotta per l'elezione del Nuovo Sindaco, e a dettare l'agenda, se c'è di mezzo l'economia ci sono sul tavolo parecchi soldi, e quindi una possibile campagna elettorale in grande stile".
"Sarò un sognatore - ammette Busco, ancora convinto che l'unione dei comuni sia la strada giusta - sarò un sognatore ma questa battaglia per l'unione la avrei vista combattuta da una popolazione tutta unità, e non dall'economia che muove milioni di euro, speriamo in un cambio di rotta o diventeremo molto presto l'ennesima Gardaland".