Dura replica del Comitato Quartiere Umberto I ai risultati della consultazione resi noti dal Comune e alla modalità stessa in cui è stata fatta.
"Riteniamo fuori luogo il trionfalismo con il quale l'amministrazione comunale si autocelebra per i presunti risultati ottenuti dal suo fasullo e raffazzonato tentativo di legittimare con la volontà popolare una decisione già presa e contro la quale la cittadinanza si era già espressa con una petizione che ha raccolto 530 firme - afferma il Comitato Quartiere Umberto I - Come abbiamo già detto in tempi non sospetti riteniamo irrispettoso il fatto che l'amministrazione comunale abbia voluto ignorarla e abbia invece ordito, in quattro e quattr'otto, una consultazione cittadina pilotata basata su un quesito mal posto e in assoluta assenza di contraddittorio".
"Il Comitato si è chiamato fuori da questa farsa dicendo da subito che avrebbe disertato questa messa in scena. Non è certo questo il percorso di partecipazione e trasparenza che doveva essere fatto ma solo una presa in giro. È un fatto oggettivo che, se anche i numeri fossero questi, non possono considerarsi rappresentativi del quartiere (e men che meno della città) e comunque sono nettamente inferiori ai pareri manifestati dai 530 firmatari della petizione alla quale il nostro Comitato si è sempre richiamato", concludono i membri del Comitato di Quartiere.