Leggo con grande interesse l’appello di una serie di forze della sinistra spezzina e locale (SI, PCI, Possibile, Rifondazione), nel quale emergono alcune importanti novità. Il titolo del giornale non mi sembra rispecchiare esattamente queste novità. Letto così, sembrerebbe una semplice intimazione a Cavarra di fare un passo indietro, mentre leggendo il comunicato dei vari raggruppamenti riuniti, la richiesta è un’altra, quella che i candidati sindaci dello schieramento di centro sinistra (PD, Lista Pertini, Noi per Sarzana, lista Rosignoli) che sostiene la candidatura di Alessio Cavarra da un lato e il candidato della lista civica “Sarzana per Sarzana” Paolo Mione (forse sostenuto dal solo MDP?) facciano entrambi un passo indietro e con loro lo faccia anche Valter Chiappini (Sarzana in Movimento).
Scopo della proposta è “...una proposta politico-amministrativa che sappia coniugare la diffusa esigenza di discontinuità e innovazione con la migliore tradizione politica che questa comunità ha saputo esprimere nella sua storia".
La novità non è da sottovalutare, alla luce dei recenti risultati delle ultime elezioni politiche del 4 marzo, che hanno segnato una dura sconfitta per il PD e il fallimento dell’esperimento di LeU. Non si tratta solo della gloriosa storia della sinistra di governo a Sarzana, che si avvicina ai 100 anni, con la prima giunta di sinistra guidata dal sindaco socialista Pietro Arnaldo Terzi, o delle giunte che, dal dopoguerra ad oggi, hanno amministrato Sarzana, assicurando stabilità e buon governo alla città, ma si tratta di programmi e d’intese sulle cose da fare.
Ritengo molto difficile cambiare un candidato in corsa, a poco più di due mesi dalle elezioni, ma ritengo altresì condivisibile la necessità, chiaramente espressa nel documento, di discontinuità e innovazione. In questi pochi mesi, di breve esperienza amministrativa, sono convinto, nell’ambito dei compiti affidatimi, di avere inserito alcune novità di grande importanza nel modo di fare amministrazione, dalla mostra di Warhol, al piano per gli insediamenti di imprese artigiane nel centro storico di Sarzana, da aver cominciato a tracciare un cammino per lo sviluppo turistico, sino ad aver riempito di eventi il calendario delle manifestazioni sarzanesi e a trovare, primo comune in Liguria, i fondi dell’Art-Bonus per il restauro degli affreschi del chiostro di San Francesco.
Oggi paradossalmente abbiamo bisogno, allo stesso tempo, di continuità con quella storia, cui fanno cenno gli estensori del documento e, contemporaneamente, di discontinuità nei metodi e nei contenuti del governo cittadino. Noi ci siamo. Dateci una mano e insieme saremo più forti.
La LISTA PERTINI è la più forte concentrazione della sinistra sarzanese, in questo momento. Le hanno dato vita persone con le esperienze più diverse nel campo della sinistra italiana, c’è chi ha militato nel PSI, chi nel PCI o nei DS o nel PD, chi proviene dai VERDI e da SEL e anche chi arriva da Rifondazione Comunista e soprattutto tante persone che si considerano di sinistra ma non hanno mai fatto parte di un partito. Insomma lo spettro più ampio della storia e dell’attualità della sinistra italiana. Nessun altro può vantare una simile ricchezza ideale e culturale. E’ nata con lo scopo di riunire, e già lo ha fatto al proprio interno, mettendo insieme storie ed esperienze diverse, ma è nata anche con lo scopo di unire e non di dividere le forze del centro-sinistra. Non ci interessa un’attività minoritaria di testimonianza, ci interessa portare a compimento programmi e progetti per lo sviluppo del nostro comune. Non siamo affetti, come altri, da infiltrazioni trasversali o da atteggiamenti trasformistici, non consideriamo le altre forze del centro-sinistra come nostri nemici principali, anzi, al contrario, vogliamo offrire uno strumento di dialogo e di rapporto unitario senza pregiudiziali.
Le elezioni del Lazio sono un esempio da valutare attentamente, nella sconfitta generale di tutte le forze di centro sinistra e persino della parte più moderata del centro destra, Il candidato a presidente della Regione Lazio ha riscosso un importante successo, alle regionali lo schieramento che sosteneva Zingaretti ha avuto circa 300.000 voti in più, nello stesso giorno, rispetto al voto delle politiche. Segno evidente che l’unità paga, come paga una buona capacità ammnistrativa.
Non partiamo dalle pregiudiziali sui nomi, ma partiamo dalle cose da fare insieme. Dai punti di programma da condividere, dalle battaglie da condurre, non isteriliamoci su aspetti troppo personali. I cittadini aspettano risposte concrete sui loro bisogni. Discutiamo di questo. Troviamo un’intesa generalizzata. Sediamoci intorno a un tavolo e discutiamo. La LISTA PERTINI è nata per unificare le forze di centro-sinistra e per non regalare Sarzana a un destra-centro tanto più estremista e arrogante, quanto privo di capacità ed esperienza amministrativa.
Il peso di questa area potrebbe essere decisivo per vincere e per spostare equilibri interni a una possibile coalizione unitaria del centro-sinistra, o, come piace più a me di sinistra-centro.
NICOLA CAPRIONI
Coordinatore della Lista Pertini